A Perugia Baroni torna all’antico: “Vi spiego perchè ho usato il 4-3-3”. In dubbio due titolari

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La partita di Perugia dista poco più di 48 ore ma Marco Baroni ha le idee chiare sull’atteggiamento che la sua squadra dovrà mostrare al Curi. L’allenatore giallorosso annuncia un ritorno al 4-2-3-1 e parla delle sue scelte tracciando un bilancio sugli infortunati. Questi i temi affrontati nella sua conferenza stampa infrasettimanale.

Problemi – “Abbiamo un problema nel trovare la serenità e la determinazione per chiudere le azioni. Quando una squadra porta una supremazia nella metà campo avversaria che oserei definire schiacciante, deve anche concretizzare. In questo momento dobbiamo fare qualcosina in più sulla palla inattiva”.

Sulle critiche – “Dobbiamo credere in quello che facciamo perché credo che la squadra abbia tutte le risorse per tornare a fare punti importanti. Giustamente la critica deve fare il suo lavoro; leggo di cali di forma, ma una squadra che fa tante reti negli ultimi minuti credo abbia abbastanza benzina in corpo. E’ chiaro che non siamo contenti, vogliamo fare di più”.

Tensione – “Non dobbiamo avere l’ansia, contro la Salernitana mi è piaciuto molto il fatto che la squadra è rimasta logica nell’attaccare; con l’Entella abbiamo perso l’equilibrio, cercando di volerla vincere per forza, permettendo così a loro di avere qualche azione in contropiede. Serenità vuol dire credere, vuol dire non fare venire ansia, non farsi venire pressione, non dobbiamo avere la paura di non farcela”.

Identità – “Non sono un tecnico legato ad un solo sistema di gioco. Il centrocampo a tre è una soluzione nostra, sarei un pazzo a voler cambiare qualcosa che già funziona, è un’opportunità da poter utilizzare in qualche gara. Quello che a me interessa è che la squadra trovi una tenuta migliore. E’ chiaro che io cerco sempre un maggior equilibrio, perché in questo momento “una goccia ci bagna” e quando ciò accade bisogna stare principalmente attenti all’equilibrio”.

Situazione infortunati – “Ceravolo è recuperato, il pestone preso da Lopez ci fa un po’ tribolare, quindi dobbiamo valutarlo un attimino. Venuti lo abbiamo tenuto a riposo perché ha avuto un problema alla caviglia, ha fatto quasi tutto l’allenamento ma prima della partitella l’ho fatto uscire. Puscas mi sembra si sia operato il 20 di gennaio, dovremmo essere in dirittura d’arrivo, se non è questa la settimana giusta, sarà la settimana dopo.  Non è che torna con un lavoro di riabilitazione, quando tornerà sarà già pronto per allenarsi direttamente”.

Ritorno al passato – “Per Perugia giocheremo sicuramente con due mediani, tornando al nostro classico 4-2-3-1. Posso dire che finalmente ritroveremo una squadra che gioca, con una partita che potrà essere aperta e combattuta, è un bel test, una bella prova, andremo a giocare in un campo bello grande, con un pubblico che sentirà sicuramente la partita”.

Potenzialità – “Bucchi è un allenatore bravo, è chiaro che gli mancavano tanti giocatori, sono andato a vederlo ad Avellino. Credo che un allenatore cerchi sempre di mettere i suoi giocatori nelle condizioni migliori”.

Situazione di classifica – “La classifica è importante solo nell’ultima settimana, ai ragazzi ho sempre detto di non guardarla, così come quando c’erano sia complimenti che critiche, ho detto loro di non seguire più di tanto ciò che dice la stampa.  Ora non ci dobbiamo mettere delle pietre sopra, un sassolino magari sì. Non dobbiamo aspettare il risultato, dobbiamo andarlo a prendere, ma non con la paura di non farcela, perché è qualcosa che tende a bloccarti, a imprigionarti”.