“Ma perchè la stampa sannita non dovrebbe esultare?”

Antonio Buratto, fiduciario dell'Ussi Benevento, scrive alle testate di Caserta: "Al Pinto giornalisti locali hanno esultato a più non posso"

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Tifosi del Benevento (21)Il Fiduciario dell’Ussi Benevento, Antonio Buratto, ha diramato due note (una indirizzata al fiduciario di Caserta Lucio Bernardo, l’altra alle testate giornalistiche casertane) sui fatti inerenti al derby Benevento-Casertana. L’obiettivo è chiarire una volta per tutte una vicenda sulla quale sono state proferite diverse inesattezze. Ecco il testo della nota indirizzata alle testate casertane

“Dispiace evidenziare le menzogne dette da parte di alcuni giornalisti casertani per mistificare la realtà e le loro malefatte. il Benevento aveva predisposto una intera area a fruizione di giornalisti e accreditati vari al seguito del club rossoblu. La stessa, per numero di posti era circa il doppio della tribuna stampa, presidiata (udite, udite…) da steward di Caserta (evidentemente queste persone non si fidavano degli steward in servizio al Vigorito), ovviamente noti agli ospiti presenti, tanto da mettersi a completa disposizione degli stessi, assumendo toni poco ortodossi, educati e non confacenti nei confronti del pubblico e della stampa locale, il tutto per soddisfare le volontà capricciose degli accreditati della Casertana ed accalorando gli animi.

Si dice che i posti non erano sufficienti per tutta la stampa casertana. Gli accrediti stampa erano circa una dozzina. Orbene ben 5 giornalisti sono stati ospitati presso il “gabbiotto” della tribuna stampa, altri in quella “aggiuntiva”. Alla fine, però, quei giornalisti che dovevano effettivamente lavorare, hanno trovato posto nella tribuna stampa con scrittoio e corrente elettrica. Invece, nel “settore riservato”, chissà per quale motivo erano presenti “tifosi” (o giornalisti?) con sciarpe rossoblu e istigatori di vario genere.

Nella trasferta del Benevento all’andata, la stampa sannita, così come successe anche l’anno precedente, non può dirsi che è stata trattata degnamente, venendo relegata in tribuna, in ordine sparso tra tifosi di casa senza alcun servizio e senza neppure la fornitura della distinta di gara, elemento indispensabile per svolgere la professione di giornalista, mentre parte del pubblico ne era regolarmente in possesso. E sempre nella gara di andata, nessun sannita si è scandalizzato specie quando la Casertana ha segnato ed i giornalisti locali, pur stando nei propri box, hanno esultato a più non posso.

Ed allora: perché mai a Benevento la stampa non potrebbe esultare?
Forse i colleghi della Casertana si sono dimenticati di aver aizzato gli animi, sin dall’esibizione della squallida coreografia messa in atto da parte dei tifosi rossoblu appena entrati nello stadio ed esibito centinaia fogli formato A3 con dedica. Compiacendosene e deridendo i presenti.

La pretesa di filmare il volto dei giornalisti sanniti. Ancora, gli istigatori di cui sopra, pretendevano, così come è stato fatto, di filmare con un telefono cellulare i volti dei giornalisti sanniti per poi, a dire dei pseudo giornalisti, verificarne l’identità e la effettiva iscrizione all’albo professionale. si è rasentato il ridicolo e l’assurdo di talune pretese perché non si conoscono le norme sulla “privacy”. Credo che questo signore sia stato il collega Pasquale Gallo di Tuttocasertana, che ha avuto l’ardire di affermare che l’addetto stampa del Benevento, sig.na Iris Travaglione, avrebbe minacciato di denunciarlo. Ma la stessa è subito intervenuta smentendo il giornalista “casertano”, rettificando i fatti direttamente sul posto “Sono dovuta intervenire personalmente – ha dichiarato la responsabile dell’ufficio stampa – per cercare di risolvere una situazione incresciosa. Sinceramente non credevo si arrivasse a tanto perché ero certa che avessi a che fare con professionisti, ma evidentemente mi sbagliavo. Prima di raccontare i fatti è bene accertarsi di come sono andati realmente. La sottoscritta non ha minacciato di denunciare nessuno, ma ho semplicemente detto che avrei informato, come ho fatto, la Lega. A Benevento conosciamo perfettamente come si fa il professionismo”.

E ci fermiamo qui, anche se siamo pronti a ribattere ogni altra assurda posizione diffamatoria anche chiamando in causa le Forze dell’Ordine presenti e predisponendo un dossier con tutti i filmati esistenti in cui più chiari potranno essere gli atteggiamenti assunti da alcuni che poi si sono eretti a “moralizzatori”.

Gli ultimi 20 anni di calcio a Caserta. Al capoluogo di Terra dei Lavori ed alla sua stampa per gli ultimi 20 anni è mancato il calcio professionistico (proprio come ha dichiarato il presidente Corvino), a Benevento no e pertanto nel Sannio siamo abituati ad ospitare tifoserie e giornalisti al seguito dei club, senza mai verificarsi fatti incresciosi. Più probabilmente chi non è abituato ad essere professionale, né in casa né lontano dalle mura amiche, sono quelle persone passate troppo in fretta dai campi polverosi a rettangoli verdi professionistici.
E qui poniamo il punto. Precisiamo che per noi l’argomento è chiuso “morto e sotterrato”. Da parte nostra, avendo dato dei chiarimenti, non esistono repliche di alcun motivo. L’arbitro non ha concesso neppure il recupero, pertanto la partita s’è conclusa al 90’ e nel post-gara l.e interviste sia dei colleghi di Caserta e sia di Benevento sono andate avanti senza nessun intralcio e/o ostacoli, nonostante le provocazioni dei soliti giornalisti tifosi della Casertana siano proseguite anche nella mixed-zona dello stadio “Vigorito” dedicata alle conferenze stampa.

IL FIDUCIARIO USSI BENEVENTO
F.to: Antonio Buratto