Le pagelle – Un giallorosso completa la sua rivincita e la panchina gongola

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Cragno 8: respinge qualsiasi pallone graviti dalle sue parti, salvando il risultato almeno in un paio di circostanze. Non può nulla sul gol di Nicastro, nel finale mura l’assalto del Perugia.

Venuti 7: in fase di spinta si fa favorire rispetto a quella difensiva. Non commette errori ma nella ripresa incappa in qualche sbavatura, rischiando ad esempio un clamoroso autogol (dal 41’st Gyamfi s.v.: un’incertezza nel finale poteva costare cara).

Camporese 7,5: Di Carmine non di vede quasi mai e il merito è anche del centrale arrivato dopo essersi svincolato dall’Empoli e forse in Toscana qualcuno lo starà rimpiangendo. Propizia il gol di Puscas con il colpo di testa respinto da Brignoli.

Lucioni 7,5: ammonito dopo pochi minuti, il capitano non si lascia condizionare. Gioca la solita ottima partita, palesando un leggero sbandamento quando il Perugia cambia modulo e schiera le due punte centrali. Con l’ingresso di Padella torna a spadroneggiare.

Lopez 7: sfiora il gol al primo tiro in porta con una grande conclusione e questa sarebbe stata la vera notizia. Per il resto mette in campo la solita grinta, non disprezzando di regalarsi qualche sortita offensiva.

Chibsah 8: corre, lotta e sfiora il gol in un’azione simile a quella che gli aveva permesso di segnare nella sfida di andata. Commette un solo errore a fine primo tempo, costringendo Lucioni a metterci una pezza. E’ tornato a macinare chilometri e a mordere le caviglie, non è un caso che il Benevento si sia ritrovato con la sua crescita.

Viola 7,5: non tocca tanti palloni ma quando ha la sfera tra i piedi sa sempre cosa fare. Prova giocate complicate, segno di una fiducia ritrovata che lo accompagna ormai da diverso tempo. Oltre alle qualità tecniche ci mette spirito di sacrificio, andando spesso a raddoppiare sulla corsia sinistra.

Eramo 7,5: se dovessimo giudicarlo solo per i tiri in porta il voto non sarebbe certamente lo stesso. Spreca qualche buon pallone (ignora un meglio piazzato Cissè) ma l’ex Sampdoria corre e tampona, dimostrandosi prezioso in fase di copertura. Ripiega fino in difesa, dando una grossa mano ai suoi compagni.

Falco 7: ha estro, tecnica e piede per fare male ma certe volte si intestardisce nel voler provare la giocata a tutti i costi. E’ impreciso in fase di conclusione e quando si innesca dimostra di poter fare male al Perugia senza però lasciare il segno (dal 29’st Padella 6,5: Baroni gli chiede di alzare un muro davanti a Cragno e lui risponde presente, soprattutto quando bisogna metterci la testa)

Puscas 8: sul carro dei vincitori c’è posto per tutti, specie per chi denigrava un ragazzo costretto a fermarsi ai box per 5 mesi. In questi play off sta consumando la propria rivincita, dimostrando di non essere quel “brocco” che molti credevano. Realizza il gol che scaccia i fantasmi e gli ultimi dubbi.

Cissè 7: un premio all’impegno e alla caparbietà con la quale gioca. Si scambia con Puscas, corre e lotta. Non gli si può chiedere altro dopo due mesi di inattività e quanto fatto basta e avanza (dal 47’st Pezzi s.v.: entra per la festa finale)

Baroni 8: vada come vada, lui ha già vinto. Deve rinunciare a Ceravolo e non ha paura di schierare un altro attaccante, Cissè. Quando vede la squadra in difficoltà getta in campo i centimetri di Padella, avendo poche scelte a disposizione in panchina. Il Benevento vola e lo fa ancora senza Ciciretti, segno che questa squadra ha un’anima e non si regge solo sui singoli.