“San Gennaro ti sei sbagliato!” Napoli – Benevento vista dai tifosi del Gens Samnites

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Dopo Napoli – Benevento di ieri sera, riceviamo e pubblichiamo un resoconto del gruppo di tifosi Gens Samnites, nella persona del presidente Cielo, che hanno qualcosa da ridire verso il Santo simbolo della città partenopea:

Scusa San Gennaro, tu che sei il principe dei “doppiofedisti”, nato ed affermato a Benevento ma poi sacrificato e venerato a Napoli, devi ammettere di esserti molto sbagliato. Sono i napoletani ad avere il primato mondiale della superstizione, quindi in occasione del doppio 17 (il giorno e l’anno) avresti dovuto fare cadere la “disgrazia” su di loro, e non sulla povera Strega.

I sintomi si erano già colti a Paduli il giovedì dell’allenamento a porte aperte. Iemmello, D’Alessandro e Memushaj inaspettatamente fuori dalla partitella in famiglia, Ciciretti che si blocca all’improvviso, si tocca una gamba ed esce a testa bassa dal campo.

beneventoEppure quel pomeriggio si era aperto in modo molto positivo, con la presentazione da parte dei tifosi di uno striscione di fede perpetua e di forte incitamento alla squadra, nonché con la consegna al presidentissimo Oreste Vigorito della prima sciarpa confezionata dalla GENS SAMNITES.

Ed anche la mattinata a Napoli si era svolta nel modo migliore possibile. Fuori dallo stadio, nelle vie, nelle piazze, nei ristoranti e davanti ai chioschi, birre-panini-pizzette-sfogliatelle assistevano ad una strana promiscuità di sciarpe azzurre e giallo-rosse, condita da foto ricordo, pacche sulle spalle e reciproci auguri per …. le partite successive.    

beneventoCon buona pace dei filosofi (o “parac…”?) della Prefettura che, avulsi dalla realtà, avevano trovato il modo di intristire la festa immaginando fantascientifici scontri tra tifoserie, ed imbragando i soli 1.100 tifosi della Strega ammessi nel settore ospiti in una specie di “gabbia” per animali feroci, che offendeva letteralmente la vista. Tuttavia, in tutti gli altri settori, dai distinti alle varie tribune, il giallorosso spuntava come funghi (siamo nella stagione), ovunque ed a dispetto dei santi, sempre sorretto dalla simpatia e benevolenza dei locali.

La partita? L’esatto contrario delle favole che hanno allietato la nostra fanciullezza, in cui i buoni alla fine vincono sempre. Il Benevento che, molto romanticamente ma poco ragionevolmente, aggredisce subito il Napoli nella sua metà campo, e si becca dopo soli due minuti un gol in contropiede (ripartenza, per i novelli guru del calcio…). Una squadra che deve salvarsi si permette di prendere un gol così, nello stadio della squadra che esprime il più bel gioco d’Italia? Inevitabile la grandinata successiva.

E con questa lezione spero che abbiamo esaurito alla 4° giornata l’intero campionario delle ingenuità che non si devono commettere, e che si pagano a caro prezzo, nel tremendo palcoscenico della Serie A. Quasi inevitabile, però, per una squadra che solo 16 mesi fa giocava ancora con l’Akragas, in serie C, ed era abituata a dettare legge in quasi tutti gli stadi.

L’avremo capito? Ce lo dirà la Roma, dopodomani al Ciro Vigorito. Speriamo inizi un altro campionato, quella sera.

[Raffaele Cielo – Presidente GENS SAMNITES]