Michael Cia, centrocampista esterno del Benevento.
Le aspettative per la gara di Sorrento, sono sicuramente quelle di riscattarci dopo due sconfitte con dirette concorrenti che ora si trovano davanti a noi. Vogliamo andare lì a vincere.
Si spera sempre di giocare, ma a decidere come sempre è il mister: dove deciderà di schierarmi io comunque devo dare il massimo.
Negli ultimi due anni ho anche giocato come trequartista, quindi o col 4-4-2 o col 4-2-3-1, posso esserci.
Sinceramente penso che possiamo ancora farcela tranquillamente per i playoff, ma c’è bisogno di una striscia positiva; anche in caso di sconfitta ritengo che possiamo farcela ancora, visto che ci sono ancora tanti punti in palio.
La partita la stiamo preparando al meglio: oggi, sul sintetico dell’Antistadio, abbiamo anche giocato restringendo il campo appunto per abituarci a Sorrento. Anche il campo di Vercelli era più piccolo del normale e a parte il risultato finale, non è che lì abbiamo giocato male.
Secondo me il loro reparto da temere di più è l’attacco con Ginestra che ha già fatto tanti gol.
Non mi interessa il modo in cui arriverà il risultato, basta che riusciamo a prenderci i tre punti.
Carlo Luisi, centrocampista centrale del Benevento.
Partita importante come le altre, quella di sabato, anche se è un derby; di certo ci teniamo a fare bella figura dopo due sconfitte. Vogliamo vincere soprattutto per non allontanarci ulteriormente dal treno playoff; vogliamo raggiungerli.
Se dovessi essere chiamato in causa per la partita, darei di certo il mio contributo fino in fondo.
Il nostro problema siamo proprio noi, e non le altre squadre: siamo una squadra forte e superiore sulla carta a tutte le altre, ma dobbiamo giocare come se dovessimo salvarci. Ogni partita è una guerra, e se pensiamo di essere a priori i più forti, non saremo concentrati abbastanza e rischieremo sempre di perdere.
Non gioco da tanto tempo, ma dò sempre il 100% quando scendo in campo, dovessi giocare quindi dall’inizio e non dovessi più farcela col fiato, sarei certamente il primo a chiamare il cambio.
Questa non mi sembra certo la partita in cui potere gestire le proprie energie, bisogna dare il massimo.
Ho trovato due persone in gamba (N.d.R.: Imbriani e Martinez) che lavorano con impegno e dedizione. Per Carmelo non è di certo facile, visto che ha giocato con molti di noi, ora lo chiamo mister perché il rispetto dei ruoli c’è sempre.
Se noi giocatori riusciremo a toglierci delle soddisfazioni, queste arriveranno anche per loro due.
Da 1 a 10, l’importanza di questa partita è 10, ma è così anche quando si affronta l’ultima in classifica, tutte le partite valgono tre punti.
Dobbiamo puntare al massimo dei punti in palio: mancano 11 partite? Allora dobbiamo puntare a fare 33 punti.
Magari non riusciremo a vincerle tutte e undici, ma se andiamo avanti con questa mentalità di certo potremmo vincerne almeno otto.
Il Sorrento ha difensori forti, con altri giocatori ci ho anche giocato assieme, e infine c’è un attaccante, Ginestra, che è un lusso per questa categoria. Penso che chi avrà più stimoli e motivazioni da mettere in campo, porterà a casa il risultato.
Dopo una sconfitta è sempre meglio rigiocare subito per riscattarsi, noi che veniamo addirittura da due sconfitte, durante questa settimana di sosta abbiamo lavorato soprattutto sulla mentalità.
Giocare a viso aperto, aggredirli, consapevoli della nostra forza, e non mostrare paura. Se facciamo così, l’ago della bilancia della partita di certo penderà a nostro favore.
Intanto speriamo di vincere, se ci sarà anche la possibilità di poter giocare, sarò doppiamente felice, altrimenti aspetterò come ho sempre fatto finora.