Longo: “I complimenti non portano punti, serve essere cinici”

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L’amarezza nelle parole di Moreno Longo, tecnico della Pro Vercelli, al termine della gara casalinga persa 1-0 contro il Benevento. Riportiamo qui le sue dichiarazioni rilasciate al portale www.magicapro.it.

Sicuramente fa molto male perdere così in una serie di partite in cui ho visto una squadra giocarsela alla pari se non mettere sotto gli avversari. Mi spiace molto per i ragazzi, che ci mettono passione e impegno nel preparare e giocare partite in maniera buona. Dobbiamo lavorare sulla cura del dettaglio che deve far prima o poi girare il vento dalla nostra parte: sono convinto che perseverando con questo tipo di prestazione. In questo momento sapevamo che i tre punti persi con lo Spezia hanno fatto meno male della perdita di La Mantia, perchè era il giocatore che finalizzava il nostro gioco. Questa è una dinamica che è già successa anche in passato, quando si infortunò Marchi, dobbiamo trovare delle dinamiche interne per sostituirlo al meglio. Abbiamo tanti giocatori che potenzialmente hanno dei gol nel loro bagaglio, dobbiamo trovare qualcosa in più per riuscire a concretizzare. Sarei più preoccupato se la squadra non avesse un gioco, invece qui manca solo la finalizzazione. Io sinceramente credo che qualcosa vada fatto sul mercato, perchè il problema non è solo che siamo corti, ma anche che non succeda niente: anche un semplice raffreddore potrebbe creare una situazione di emergenza. Anche col Direttore Sportivo c’è sintonia, ci stiamo guardando intorno ma allo stesso tempo non possiamo fare tanto per fare, serve qualcuno che possa dare una mano alla causa. Oggi sapevamo come avremmo potuto metterli in difficoltà, con Morra che li metteva in difficoltà si poteva sicuramente fare di più. Nella dinamica del fallo del rigore non voglio parlare dell’arbitro, è stata colpa nostra: non serviva nemmeno opporre il fisico, Provedel aveva già la palla in mano. La squadra era decollata dopo il Frosinone, sul più bello ci siamo fermati e con l’entusiasmo che avevamo avremmo preferito giocare due-tre partite. Non dobbiamo pensare ai se e ai ma, dobbiamo imparare ad essere cinici e concreti: serve la dinamica perchè la squadra vada in gol. Io come allenatore mi assumo tutte le responsabilità, gli esami di coscienza me li faccio e sono concentratissimo sul lavoro da fare per arrivare alla salvezza.

[fonte www.magicapro.it]