L’onda giallorossa è di nuovo pronta a stupire l’Italia

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Ci sono cose che non smettono di stupire. Dopo il 30 aprile 2016 tanti credevano ormai di aver visto tutto. L’esplosione di gioia ad ogni gol giallorosso, l’attesa spasmodica del fischio finale, l’esplosione in lacrime dopo tanti drammi sportivi vissuti sulla propria pelle. Immagini che rimandano ad emozioni, frammenti di un campionato che sembra già distante anni luce.

Benevento un anno fa si stava interrogando ancora sul proprio futuro, sul da farsi dopo una cavalcata vissuta col cuore in gola. Stavano per iniziare i giorni del silenzio, dei dubbi e delle perplessità. Giorni lontanissimi dalle certezze che ora la squadra sta dando giocandosi tutto per provare a raggiungere il paradiso del calcio italiano. E se domani non saranno ventimila i cuori giallorossi, l’intensità dei battiti sarà comunque la stessa.

A guardare i dati forniti dal Bar Tabacchi Fratelli Collarile, alle ore 16 mancavano meno di 500 biglietti al sold out totale. A disposizione, in queste ore, sono rimasti solo tagliandi di tribuna inferiore, nonostante l’annunciato aumento di capienza. La città non vuole smettere di sognare, trascinata da un pubblico mai visto prima. Lo invocano l’allenatore, tanti giocatori, ma anche gli spettatori che seguono la B da ogni angolo della Penisola.

Chi ha assistito dalla televisione a Benevento-Frosinone e Benevento-Spezia da osservatore disinteressato ha percepito un trascinamento fuori dal comune. Quello di un pubblico che ha preso per mano la squadra e la sta accompagnando il più avanti possibile. Non un incantesimo, ma realtà. Non retorica, ma consapevolezza. Anche domani chi metterà piede sui gradoni del Vigorito, comunque vada, saprà di aver contribuito a scrivere la storia. Con la voce, con il cuore, con la voglia di vivere qualcosa di straordinario.

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...