Sono il capitano dell’Atletico Brigante, uno dei più anziani e navigati calciatori della Terza Categoria beneventana avendo giocato ben oltre 500 partite nei dilettanti tra la Serie D e la Terza Categoria. Tempo fa, avevo smesso di giocare perchè in ogni partita che si andava a disputare in trasferta bisognava essere scortati dalla forza pubblica, un po’ come andare in guerra invece che andare a fare una semplice partita di pallone. A Castelfranco io c’ero e molto vicino all’aggressione o tentato omicidio in campo, molto vicino alle aggressioni di alcuni tifosi del Castelfranco con coltelli e minacce e molto vicino a tutte le cose successe quel giorno.
Ma c’è qualcosa che non mi torna e che faccio fatica a capire. Non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno e nemmeno alla delegazione beneventana della FIGC, ma facciamo un po’ di chiarezza. Sui fatti di Castelfranco avete già dimostrato nei precedenti comunicati di esservi accertati degli avvenimenti a mezzo referto dell’arbitro della partita. Referto che a quanto pare (e visto che io c’ero) non riporta interamente quello che è successo e soprattutto non riporta la gravità degli avvenimenti. Forse il giudizio di un uomo, o presunto tale, di per giunta solo, vi è bastato per squalificare il criminale del Castelfranco per 6 giornate e la vittima sacrificale dei Briganti per due giornate. Forse vi è bastato sanzionare il Castelfranco con 100 euro per la tentata aggressione all’uomo solo e forse vi siete lavati le mani decidendo di far ripetere la partita.

Non è possibile che la vostra fretta di concludere le indagini su una inutile partita di pallone debba concludersi in un paio di giorni ed in un paio telefonate. ….e che pensavate che andavamo a Castelfranco 7 giorni dopo che uno dei nostri calciatori ci stava lasciando le penne? …..e che pensavate che un vostro arbitro possa essere ricevuto a Castelfranco con il tappeto rosso? ……e che pensavate che con due pizzette e due birre nel terzo tempo della partita avremmo dimenticato le nostre ferite? …..e che pensavate che andavamo a Castelfranco per farci dire che è stato tutto un caso, un avvenimento fortuito, o che poteva andare peggio? NO, io a questo gioco non ci sto ed è per questo non sono andato a giocare a Castelfranco assieme ai miei compagni di squadra. ed ora con questo ennesimo schiaffo all’Atletico Brigante, 300 euro di sanzione tutte per voi e 60 euro di rimborso al Castelfranco calcio. Oltre il danno anche la beffa.
Buone vacanze e ci vediamo a settembre quando farò di tutto per non pagarvi questo dazio, a costo di manifestarvi il mio dissenso e disprezzo ad ogni occasione, anche di persona, o a costo di smettere di giocare ancora una volta.