Lettera aperta alla FIGC di Benevento in merito alla sanzione inflitta all’Atletico Brigante

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Sono il capitano dell’Atletico Brigante, uno dei più anziani e navigati calciatori della Terza Categoria beneventana avendo giocato ben oltre 500 partite nei dilettanti tra la Serie D e la Terza Categoria. Tempo fa, avevo smesso di giocare perchè in ogni partita che si andava a disputare in trasferta bisognava essere scortati dalla forza pubblica, un po’ come andare in guerra invece che andare a fare una semplice partita di pallone. A Castelfranco io c’ero e molto vicino all’aggressione o tentato omicidio in campo, molto vicino alle aggressioni di alcuni tifosi del Castelfranco con coltelli e minacce e molto vicino a tutte le cose successe quel giorno.
Ma c’è qualcosa che non mi torna e che faccio fatica a capire. Non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno e nemmeno alla delegazione beneventana della FIGC, ma facciamo un po’ di chiarezza. Sui fatti di Castelfranco avete già dimostrato nei precedenti comunicati di esservi accertati degli avvenimenti a mezzo referto dell’arbitro della partita. Referto che a quanto pare (e visto che io c’ero) non riporta interamente quello che è successo e soprattutto non riporta la gravità degli avvenimenti. Forse il giudizio di un uomo, o presunto tale, di per giunta solo, vi è bastato per squalificare il criminale del Castelfranco per 6 giornate e la vittima sacrificale dei Briganti per due giornate. Forse vi è bastato sanzionare il Castelfranco con 100 euro per la tentata aggressione all’uomo solo e forse vi siete lavati le mani decidendo di far ripetere la partita.
Atletico BriganteA mio parere tutto ciò è una decisione alquanto frettolosa presa senza volere sentire altri uomini e donne presenti quel giorno a Castelfranco. Sarebbe stato opportuno ascoltare i dirigenti delle due squadre, i due capitani ed anche un calciatore del Castelfranco che di mestiere è carabiniere, che non sarà un bel mestiere, ma nella sincerità avrebbe potuto portare la sua testimonianza. In altri casi, avvenuti negli scorsi campionati, anche meno gravi di questo, si è optato diversamente, sospendendo la decisione sulla partita, anche per diversi mesi. Invece stavolta no, tutto ciò è stato accuratamente evitato, ed è proprio questo che mi fa sorgere più di qualche sospetto sulla vostra reale volontà di essere giudici sportivi scrupolosi ed obiettivi. Mi viene da pensare che ve ne può fregare di meno di una partita di calcio di terza categoria tra una squadra che deve andare ai play off ed una che non ha più niente da chiedere al campionato. Mi viene da pensare che non ve ne frega niente se in un campo di paese ci scappa il morto o si può andare vicino alla morte. Mi viene da pensare che non vedete l’ora che finisca questo inutile campionato per andarvene presto in vacanza o a gli europei di Francia; e tante altre cose ancora.
Non è possibile che la vostra fretta di concludere le indagini su una inutile partita di pallone debba concludersi in un paio di giorni ed in un paio telefonate. ….e che pensavate che andavamo a Castelfranco 7 giorni dopo che uno dei nostri calciatori ci stava lasciando le penne? …..e che pensavate che un vostro arbitro possa essere ricevuto a Castelfranco con il tappeto rosso? ……e che pensavate che con due pizzette e due birre nel terzo tempo della partita avremmo dimenticato le nostre ferite? …..e che pensavate che andavamo a Castelfranco per farci dire che è stato tutto un caso, un avvenimento fortuito, o che poteva andare peggio? NO, io a questo gioco non ci sto ed è per questo non sono andato a giocare a Castelfranco assieme ai miei compagni di squadra. ed ora con questo ennesimo schiaffo all’Atletico Brigante, 300 euro di sanzione tutte per voi e 60 euro di rimborso al Castelfranco calcio. Oltre il danno anche la beffa.
Buone vacanze e ci vediamo a settembre quando farò di tutto per non pagarvi questo dazio, a costo di manifestarvi il mio dissenso e disprezzo ad ogni occasione, anche di persona, o a costo di smettere di giocare ancora una volta.