Le prime dichiarazioni di Cia e Rinaldi sul prossimo derby con l’Avellino

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Michael Cia, centrocampista esterno del Benevento.

Nella partita di andata segnai, ma avrei preferito di più una vittoria della squadra anche senza un mio gol. E’ anche un bel po’ che non segno (N.d.R.: l’ultima volta fu la doppietta a Pavia proprio dopo il derby d’andata con l’Avellino), e la prossima partita sarebbe la volta buona per riprendere, fermo restando che è sempre meglio che vengano i tre punti prima. L’umore della squadra è ottimo, d’altronde veniamo da un filotto di partite positive.

Mi ricordo che a San Benedetto nel derby con l’Ancona si respirava la stessa aria che si respira qui, idem col Pescara. Lo striscione fuori lo stadio ci fa capire poi che è una partita molto importante e sentita dai tifosi.
Credo che un risultato positivo ad Avellino ci potrà dare una spinta in più per le partite restanti del campionato, che per noi sono tutte finali.

Domenica abbiamo creato tanto e concesso poco, è questa la strada giusta che dobbiamo seguire. Penso che sia cambiata la mentalità della squadra, ora ci diamo di più la mano l’un l’altro, dando sempre il massimo, ce lo dice spesso anche il mister.

Michele Rinaldi, difensore centrale del Benevento.

Il derby è sempre il derby, una partita speciale e qui al sud è sempre più sentito che al nord. Dobbiamo essere però consapevoli che come tutte le altre partite vale tre punti, perché il nostro obiettivo è di entrare nei playoff.
Siamo in un buon stato di forma, e venerdì sera dovremo cercare di gestire al meglio i nostri stati d’animo perché giocheremo di sera e per di più in televisione.

Per noi difensori non prendere gol equivale come fare gol per gli attaccanti, è in questo modo che aumenta la nostra autostima che ci porta poi ad avere maggiore consapevolezza dei nostri mezzi, credo che dopo la partita di Taranto ci sia stata un’impennata nella crescita della nostra autostima. Giocare e fare risultato contro la Tritium per certi versi era anche più difficile considerando poi che come molte altre squadre che sono venute qui, gli abduani si sono chiusi in difesa.

L’Avellino è una squadra tosta e rocciosa dietro, e davanti hanno giocatori importanti come De Angelis, Zigoni e Millesi. Sottovalutarli sarebbe un errore, e infatti con la Tritium questo errore non l’abbiamo commesso.

Il mister è carico al punto giusto, e all’interno dello spogliatoio è quello che la sente di più in quanto beneventano, ma ancora non ci ha parlato a fondo della partita, anche perché essendo stato giocatore prima di noi capisce quello che potremmo provare e per questo non ci ha messo ancora sotto pressione.