le pagelle – Un giallorosso continua a stupire, ma per tanti è notte fonda

392
Gori 6: Altri tre gol incassati, come a Perugia, ma due sono su calcio di rigore. Anche sul terzo, nel recupero, non ha colpe. Penalizzato dal momento nerissimo del collettivo, non ha nulla da recriminarsi.
Venuti 5,5: Prova incolore, priva di verve e contenuti. Arriva raramente al cross, si sovrappone con discontinuità, soffre maledettamente Coronado e se lo perde nell’ultima azione della partita. Tuttavia, l’unico vero spunto stava portando al gol Camporese per l’eventuale 2-2.
Camporese 5,5: Manca il gol nuovamente per pochi centimetri, ma è inevitabilmente protagonista dell’ennesima pessima prova in fase difensiva del Benevento. Ma più che la prova individuale, incide la situazione generale.
Lucioni 5,5: Potremmo tranquillamente scrivere “vedi Camporese” in quanto la gara è identica a quella del suo compagno di reparto. I centrali giallorossi sono quasi sempre inoperosi, ma soffrono come i compagni le ripartenze ospiti.
Lopez 5,5: Meglio di Venuti, ma forse solo perché Manconi non è pericoloso come il compagno di reparto brasiliano. Poco da segnalare in fase offensiva, se non la solita voglia di lottare che deve essere un esempio per tanti compagni.
Ciciretti 5: Al di là dello spunto che porta al gol di Ceravolo, la sua è una partita anonima e impalpabile. Salta raramente l’uomo, arriva poche volte al tiro, ha le idee sbiadite.
Chibsah 5: Il ghanese sembra essere entrato in una fase buia dalla quale non riesce più a uscire. A sua discolpa c’è il fatto che il primo rigore è inesistente, ma è un modesto premio di consolazione anche perché si porta dietro un giallo che a lungo andare peserà.
Del Pinto 5: Molti lo volevano protagonista a centrocampo già a Perugia, e in effetti non era partito male nel nuovo 4-4-2 varato da Baroni. Poi, però, si spegne col passare dei minuti e diventa protagonista negativo quando si fa ubriacare dalle finte di Coronado procurando il secondo rigore.
Matera 5,5: Non ha colpe nella debacle giallorossa. L’esordio casalingo dal primo minuto è positivo sul piano individuale. Cerca il guizzo, ma abbandona la gara troppo in fretta in un modulo che non si sposa con le sue caratteristiche.
Cissé 5,5: Nel 4-4-2 si sente più a suo agio, cerca di sfondare per vie centrali e talvolta ci riesce. Nella ripresa Pigliacelli gli nega la gioia del gol. Fa irritare i tifosi nel finale quando spreca una ripartenza tentando la conclusione dai 30 metri.
Ceravolo 6,5: In questo momento il Benevento è lui, ma è ovvio che non basti. Si gioca, si vince e si perde in undici, e il periodo dei giallorossi è lì a testimoniarlo. Tredicesimo centro stagionale, miracolo di Pigliacelli a negargli il quattordicesimo. Lui c’è sempre, in attesa che “tornino” gli altri.
Subentrati:
Buzzegoli 5,5: Le geometrie non mancano, ma nell’arrembaggio finale si perde insieme alla squadra.
Eramo 5,5: Schierato come esterno, fatica ad entrare in partita e non incide scontrandosi sul muro granata. Reclama un rigore ma non viene accontentato.
Melara : sv.
L’allenatore
Baroni 5: Premesso che non tutte le colpe sono ascrivibili a lui e che con il senno di poi riesce tutto più facile, resta il fatto che quella con il Trapani era una gara da vincere anche per dare un segnale alle altre pretendenti ai play off. Il Benevento invece la perde e la perde male, perché ne esce con ancora meno certezze rispetto alle sfide precedenti e col morale sempre più a pezzi. La sua squadra ha un problema di atteggiamento, urgono rimedi.
Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...