La trasferta diventa un pellegrinaggio, la Curva Sud alza la voce

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salernitana-benevento-2-1-23Per molti tifosi giallorossi la trasferta di Salerno si è trasformata in un vero e proprio pellegrinaggio. Circa sei ore complessive di viaggio tra andata e ritorno per un viaggio che generalmente – volendo esagerare – ne richiede al massimo due. La nota stampa redatta dai gruppi organizzati pone l’accento proprio su questa questione: “Abbiamo organizzato dei pullman a costi esigui per poter permettere a tutti di partecipare alla trasferta e siamo i primi a essere dispiaciuti per quanto accaduto. In tal senso, porgiamo le nostre scuse a tutti i tifosi che si sono recati in trasferta con noi. Purtroppo ciò che è accaduto non è dipeso affatto dalla nostra organizzazione”. La nota poi prosegue con la spiegazione dettagliata dell’accaduto. “La Questura ci ha invitato a partire alle ore 14.20, costringendoci a seguirla a passo d’uomo. Come se non bastasse, il percorso è stato notevolmente allungato, facendoci arrivare all’Arechi a ridosso del fischio d’inizio della partita. Avrete ben capito che tutti i presenti, tra i quali donne e soprattutto bambini, sono stati costretti a sorbirsi tre ore di viaggio per raggiungere una meta non molto distante dalla nostra città. Chiediamo urgentemente delle spiegazioni ai responsabili di queste decisioni”. Poi la chiusura con tanto di provocazione: “Stiamo pensando seriamente di abbandonare l’idea di organizzare pullman per le prossime trasferte, in modo da permettere a tutti di raggiungere lo stadio con mezzi privati, evitando di vivere una vera e propria odissea. Siamo consci che questo è l’ennesimo frutto marcio del calcio moderno, ma essere trattati come veri e propri animali è troppo”.

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...