La progressione di Mattera: da “emergente” a muro difensivo

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MATTERASi può essere considerati emergenti a 32 anni? In alcuni casi la risposta è sì, e Giuseppe Mattera lo sa bene. Lo scorso anno ha vestito la maglia della Casertana ma le ambizioni iniziali dei falchetti erano ben diverse rispetto a quanto poi il campo avrebbe dimostrato. Se i rossoblu riuscirono ad arrivare a un passo dai play off, insomma, il merito fu anche del calciatore ischitano che contribuì a dare sostanza alla fase difensiva impostata prima da Gregucci e poi da Campilongo.

Quest’anno il passo avanti di Mattera è stato evidente. Trasportarsi dall’effetto sorpresa di Caserta alle ambizioni della piazza beneventana avrebbe potuto essere traumatico e i primi indizi sono stati tutt’altro che confortanti. All’esordio stagionale in Tim Cup contro il Tuttocuoio il centrale ha rimediato una doppia ammonizione che ha costretto i compagni a giocare in dieci per gran parte della partita. Successivamente, dopo le buone prestazioni con Lupa Castelli, Foggia (in cui rimediò un’ammonizione dopo soli 3 minuti ma fu bravo a gestirsi ndr.) e Fidelis Andria, è stato protagonista in negativo nella gara di andata contro il Melfi uscendo di scena dopo soli 24 minuti per fallo da ultimo uomo in occasione del rigore del vantaggio lucano.

Da quel Melfi-Benevento è trascorso un girone intero. Sedici partite in cui Mattera ha dimostrato spesso e volentieri di essere affidabile agli occhi di compagni, tecnico e tifosi. Anche l’ingenuità di Catania, quando fu espulso per un fallo di ostruzione nei confronti del portiere etneo Bastianoni, rappresenta ormai un lontano ricordo. Il match con la Fidelis Andria ha confermato la crescita esponenziale di un calciatore giunto nel Sannio in punta di piedi ma pronto fin da subito a mettersi in gioco. Nella sua prima conferenza stampa nel ritiro capitolino dell’Hotel Mancini non usò mezzi termini: “Sono in una realtà diversa in cui non si fa fatica a capire quanto siano alte le ambizioni dell’ambiente. Per me è una scommessa stimolante che conto di vincere attraverso il lavoro”. L’imbarazzo mostrato davanti alle telecamere in campo svanisce di colpo lasciando spazio a grinta e carattere. Armi importanti per Auteri che sta scoprendo sempre più certezze all’interno della sua rosa.

Francesco Carluccio