Karate: in vista delle nuove competizioni che li vedranno come protagonisti Danilo Campolattano e Livia Savignano si raccontano in una lunga intervista doppia

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Entrambi sul podio di Cluj-Napoca, in Romania, per il 9° il Campionato Europeo WUKF svoltosi ad aprile ed entrambi sanniti fieri, Danilo Campolattano (Shinken Benevento) 1° posto nella categoria Seniores Shotokan, e Livia Savignano (Palestra Eden Center di Montesarchio) argento portato con onore, hanno accettato di partecipare con entusiasmo ad una intervista doppia che li vede come protagonisti. Ecco dunque le loro risposte, non prima di avervi ricordato che la loro vittoria è avvenuta in un contesto in cui hanno partecipato ben 1850 atleti appartenenti a 50 Federazioni differenti.

  • Cosa si prova ad essere sul tetto d’Europa dopo anni di sacrifici?

Danilo: E’ un’emozione grandissima, difficile da descrivere. Ci si allena ogni giorno duramente, sempre con la voglia di migliorarsi proprio per raggiungere questi risultati… e una volta raggiunti è una soddisfazione immensa.

Livia: È una bella soddisfazione… ma una volta scesa dal podio cerco di non vivere di ricordi e penso subito alla prossima gara a cui dovrò partecipare!

  • C’è qualche persona in particolare che senti di dover ringraziare per questo ottimo risultato?

Danilo: Principalmente due persone: mio padre, a cui devo il 90% di ciò che sono oggi tecnicamente, e il Maestro Maurizio Ferri che tempo fa è riuscito a risollevarmi dal punto di vista fisico e mentale. Senza di loro non avrei ottenuto nessun risultato, quindi è a loro che dico grazie! Ovviamente il ringraziamento va anche alla nostra grande Federazione, la FESIK, che, a differenza di tante altre, ci permette di affrontare queste trasferte senza spendere un solo euro.

Livia: Vorrei ringraziare la mia famiglia che mi sostiene sempre, i miei compagni di palestra che in allenamento mi aiutano tanto… ma un ringraziamento particolare va al mio Maestro, Maurizio Ferri, che mi allena in modo scrupoloso, facendo attenzione anche ai piccoli particolari, e facendo anche lui tanti sacrifici. Lo vorrei ringraziare soprattutto perché ha sempre creduto in me: nonostante tutto, nonostante qualche sconfitta, lui non ha mai smesso di credere in me. Ci ha creduto così tanto che alla fine ho iniziato a crederci anche io! Gli sono tanto grata e spero che un giorno io possa ricambiare tutto ciò che sta facendo per me. Ringrazio inoltre anche la nostra federazione, la Fesik, che ci da la possibilità di partecipare a gare di cosi alto livello.

  • (Solo Danilo) C’è tra i tuoi allievi qualcuno che a tuo parere ha le potenzialità per emergere a livello nazionale ed internazionale?

Le potenzialità per emergere le hanno tutti. Il problema è che non tutti sono portati a fare i sacrifici che realmente vengono richiesti dallo sport per arrivare fino in fondo. Le amicizie, qualche volta sbagliate, le uscite, le ragazze, il giocare… è tutto un gran divertimento. Negli allenamenti invece bisogna sudare, togliendo del tempo a tutto ciò che ho elencato prima. Anche per lo studio, se davvero ci si vuole allenare per bene, bisogna organizzarsi e non è semplice!

  • Cosa senti di dire ai ragazzi che si accingono a cimentarsi con questo sport meraviglioso per indirizzarli meglio?

Livia: Gli direi semplicemente di non mollare mai, di credere nei propri sogni e di inseguirli sempre!

Danilo: Di lasciarsi trasportare dalle emozioni incredibili che questo sport trasmette e di non perdere mai di vista i propri sogni perché tutto è possibile.

  • Quali sono i vostri programmi futuri?

Danilo: Ci si continua ad allenare in vista delle prossime gare. Abbiamo fatto una piccola pausa rigenerante, per ricaricare le batterie subito… ma siamo già di nuovo all’opera.

Livia: Per ora i programmi futuri sono i campionati italiani che si terranno a Maggio! Per quanto riguarda le gare internazionali, non si sa… è la federazione che chiama e se dovesse chiamare, beh ci faremo trovare pronti per difendere i colori della nostra bandiera!!!

  • A quali competizioni intendete partecipare?

Danilo: A tutte quelle possibili. Più ci si mette in gioco, più si migliora, più si cresce. E’ quello che dico anche ai ragazzi.

  • (Solo Livia): Il settore femminile del karate in che condizioni versa? Le atlete femminili hanno maggiori problemi organizzativi rispetto agli uomini?

Nel karate non c’é differenza tra uomini e donne, le categorie sono impegnative per entrambi, e ci si allena tanto se si vuole raggiungere qualche traguardo. Problemi organizzativi non ce ne sono, ci si mette semplicemente il kimono la cintura e si entra su quel tatami… con tanta voglia di fare bene!

  • Pensando alla prossima massima competizione mondiale, quali avversari temete maggiormente?

Danilo: Senza essere presuntuosi, non dobbiamo temere nessuno. Ma dobbiamo continuare ad allenarci ogni giorno per migliorarci, la gara è solo il frutto di ciò che facciamo durante l’anno… certo un pizzico di fortuna poi non guasta mai.

Livia: Per la prossima competizione mondiale spero innanzitutto di essere convocata, visto che non siamo noi a decidere se partecipare o meno… per quanto riguarda le avversarie maggiormente temute, sono tutte forti, alle gare internazionali non ci sono atlete brave e meno brave, puntano tutte al podio! Se si entra su quel tatami con timore, abbiamo già perso! Posso dire che nel karate più che temere ci si rispetta!

  • Quali sono gli strumenti che le Federazioni di Karate stanno mettendo in atto per far diventare questo sport una disciplina Olimpica?

Danilo: Sinceramente non lo so, il quadro della situazione non è ancora ben

chiaro. Aspettiamo e vediamo come andranno avanti le cose.

  • Qual è secondo voi l’età più adatta per fare avvicinare i bambini al karate?

Livia: L’età giusta per far avvicinare i bambini al karate si aggira intorno ai 6 anni… ma non è mai troppo tardi!

Danilo: Dai 5 anni possono già iniziare a praticare. E’ chiaro che gli obiettivi di ogni ragazzo in base alla fascia d’età cambiano. Poi dipende anche un po’ dal bambino. C’è anche chi a 4 anni è più sveglio di un bambino di 7. L’età è relativa…

  • Cosa vi ha insegnato questa disciplina dal punto di vista del confronto con gli altri e della socializzazione? Cosa consigliate alle nuove leve?

Livia: Questa disciplina aiuta i ragazzi ad avere tanta fiducia in sé stessi, a credere nelle proprie capacità, a rispettare gli altri e a lavorare sodo se si vuole raggiungere qualche traguardo. Il karate è uno stile di vita, quindi ci insegna soprattutto ad affrontare la vita di tutti i giorni!

Danilo: Il Karate non pone limiti alla vivacità di un bambino. I bambini danno sfogo a tutte le loro energie e l’aggressività che in qualche momento si può avere viene canalizzata verso un lavoro positivo. Inoltre praticare questo sport porta benefici anche dal punto di vista scolastico. Io consiglierei di provare.