Sono ormai 4 giornate che il Benevento non vince, anzi, ieri è arrivata anche la prima sconfitta stagionale al “Libero Liberati” di Terni, campo che negli ultimi anni ci aveva quasi sempre fatto “sorridere”. Questa situazione comincia a preoccupare, anche perchè i giallorossi si trovano ancora invischiati nelle zone basse della classifica e sappiamo che il calcio non regala nulla, anzi, spesso ci ha abituati a situazioni incredibilmente inaspettate, ragion per cui sarebbe meglio tirarsi fuori di lì il prima possibile. Ma ciò che spaventa di più è l’involuzione, il regresso subito dalla squadra sia dal punto di vista tecnico-tattico, ma anche e soprattutto sotto l’aspetto caratteriale. Non si vede più quella rabbia, quella determinazione, quella convinzione nei propri mezzi , che avevano caratterizzato le prime uscite dei ragazzi allenati da mister Simonelli. Ed è proprio quest’ultimo che, dal mio punto di vista è da considerare sul banco degli imputati, perchè, non a caso, fino alla partita di Foligno, dove gli 11 ad essere scesi in campo erano stati gli stessi delle prime 3 giornate, la squadra aveva espresso un bel gioco e aveva fatto divertire. Dalla Domenica successiva invece, con gli innesti dei vari Siniscalchi, Grauso, D’Anna, qualcosa sembra essersi inceppato. E allora, mi chiedo, che necessità c’era di fare questa sorta di tournover se tutti o quasi i “titolari” erano in buone condizioni fisiche e la squadra pian piano si stava amalgamando e stava trovando un filo conduttore ? Il professore dovrà assolutamente rimediare a questa situazione negativa che si è creata, e potrà farlo già da Mercoledì, quando il Benevento, per via del turno infrasettimanale, si troverà ad affrontare in notturna il Sorrento, ex squadra proprio dell’attuale mister giallorosso, in un derby che si preannuncia scintillante e di fondamentale importanza. Adesso non si scherza più, bisogna cominciare a macinare punti per recuperare il terreno perso.
A cura di Giulio Maria Vallone
