Il paradosso: Benevento capolista quasi ovunque. E Baroni sa cosa manca ai suoi…

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Ci sono statistiche che contraddicono quanto dice il campo, e in questo momento a pagarne le conseguenze è il Benevento. Quando Baroni più volte rimarca il fatto che la sua squadra è in salute, che produce comunque una vasta mole di gioco, prova a tenere il possesso e a farsi avanti con pericolosità, in realtà fonda i suoi discorsi su numeri ben precisi che sono anche quelli del campionato. Il Benevento è infatti primo nelle graduatorie dei tiri nello specchio, della supremazia territoriale e della pericolosità, oltre ad essere secondo in quelle relative al possesso palla, palle giocate e passaggi riusciti. Dove i giallorossi non sono primi, è primo l’Hellas Verona che contende proprio alla Strega le posizioni di vertice in ciascuna di queste graduatorie; un paradosso vero e proprio se si considera che Spal e Frosinone sono ben distanti in quasi tutti i casi dalla vetta.

Se paragonati alla classifica che conta di più, ovvero quella generale per punti conquistati, certi numeri finiscono per essere impietosi ma segnano comunque una linea di continuità con quelli di inizio stagione, quando il Benevento aveva mostrato una compattezza di squadra e una solidità difensiva invidiate da qualsiasi avversaria. Ai giallorossi negli ultimi tempi è mancato troppo spesso l’episodio giusto che anche lo stesso Baroni in conferenza stampa proprio ieri ha definito “collegato” in qualche modo ad una carenza di ferocia agonistica. Per quella non c’è alcuna graduatoria statistica, ma solo sensazioni. E di solito quelle dell’allenatore, che ha più di tutti il polso della situazione e dello spogliatoio, sono sempre le più vicine al giusto.

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...