Il “black out” del Benevento

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beneventoprovercelliCi si aspettava una partita arrembante del Benevento per riscattare i due precedenti pareggi, ma purtroppo non è andata così. La sfida con la Pro Vercelli si è conclusa 1-1. La “pareggite” continua a colpire i giallorossi. Ma quello che ha stupito di più nella gara vista ieri al “Ciro Vigorito” è stata l’improvvisa e inattesa involuzione di gioco dell’undici guidato da mister Simonelli. Proprio quest’ultimo, nell’intervista post-gara ha affermato e si è assunto la responsabilità del brutto primo tempo disputato dai suoi uomini. In realtà, mi sento di dire che, a parer mio, il mister ha commesso anche qualche errore nello schieramento in campo. In difesa per la seconda volta Siniscalchi è stato preferito a Rinaldi. Il motivo..?? Non si sa. Sembra che il difensore ex Bari non abbia problemi fisici, di conseguenza poteva benissimo essere schierato, anche perchè con Signorini stava trovando una grande intesa, invece Siniscalchi già nella partita precedente di Foligno, aveva evidenziato delle incertezze e ieri ha commesso un errore grossolano che ha messo la partita in salita per il Benevento. A centrocampo invece Grauso è stato preferito a La Camera, che, da molti viene spesso criticato, ma che secondo me, nel nuovo ruolo inventatogli, stava crescendo di giornata in giornata. A Foligno ha corso tantissimo, rubato palloni e fornito assist decisivi, cosa che invece Grauso ieri non è riuscito a fare, ragion per cui non capisco nemmeno il motivo di questo cambiamento. A questo punto in attacco si poteva anche far giocare Altinier, vista la condizione fisica di Grauso. Queste sono e restano solo delle considerazioni personali, poi ovviamente sarà il campo a dirci quale sarà il valore reale di questa squadra, soprattutto nelle prossime 5 giornate, quando il Benevento affronterà tutte squadre che ambiscono alla promozione, fatta eccezione forse solo per il Pisa. Saremo ancora una volta protagonisti o disputeremo un campionato transitorio ? Le risposte arriveranno presto. Così come non ci siamo esaltati dopo le prime due giornate, adesso non facciamo drammi ma osserviamo in silenzio..

 

A cura di   Giulio Maria Vallone