Gino Miele: «Una vittoria dedicata ad Antonio Giallonardo»

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Un anno dopo, Gino Miele torna a riassaporare le medesime emozioni. Vinta la Terza Categoria sulla panchina dell’Atletico Benevento, il tecnico si è ripetuto con la Virtus Benevento guidando un gruppo ormai collaudato verso il traguardo prefissato.

Gino Miele«Abbiamo capito di potercela veramente fare dopo lo scontro diretto con il Foiano», racconta a fine partita l’allenatore giallorosso, «merito ai nostri avversari per aver disputato una stagione esaltante. Il Foiano, probabilmente, ha pagato qualche passo falso fuori casa, mentre noi siamo stati maggiormente costanti. E’ stato un bel campionato, con tante squadre di assoluto valore come, ad esempio, il San Giorgio la Molara».

Eppure i momenti di difficoltà non sono mancati: «Non ho mai pensato di non potercela fare, in ogni caso avremmo provato a salire attraverso i play off. Il Foiano si è dimostrata una squadra quadrata, quando però hanno perso contro l’Arpaise le cose sono cambiate. Avevamo una partita in meno e la possibilità di giocarci lo scontro diretto in casa. Siamo sempre stati fiduciosi, nonostante i diversi infortuni patiti. Nessuna squadra può permettersi di fare a meno di elementi del calibro di Garzarella, De Rosa, Impronta e Melisi, altrimenti diventa tutto più complicato. Chi li ha sostituiti si è dimostrato all’altezza e siamo riusciti a raggiungere questo traguardo che esalta i sacrifici sostenuti dal presidente».

Ogni vittoria che si rispetti ha la sua dedica. Quella di Gino Miele può apparire scontata e invece è vera e sentita. «Il merito è di tutta la squadra e, come ho detto, del presidente», conclude il tecnico, «voglio dedicare questo successo ad Antonio Giallonardo e al figlio Vincenzo, due persone che ho sempre stimato. Vincenzo è andato via per alcune vicissitudini e mi è molto dispiaciuto. Eravamo partiti con uno spirito e l’abbiamo mantenuto».