Germano: «Lanciati tanti giovani. Spero che il Gallipoli torni presto in D»

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Ha onorato il campionato fino alla fine. Nonostante la retrocessione sancita da tempo, il Gallipoli non ha alzato bandiera bianca, presentandosi regolarmente sul sintetico dell’Ocone di Ponte. E’ arrivata una sconfitta scontata, ma poco importa perché la serie D non è certamente svanita contro il Torrecuso.

«Sono stati commessi degli errori, con una squadra giovane abbiamo fatto il massimo», sottolinea il tecnico Germano, «a stagione iniziata è cambiato il presidente, il quale è andato avanti da solo, contando esclusivamente sulle proprie forze. Abbiamo chiuso con dignità e con onore, purtroppo però la realtà dice che siamo in Eccellenza. Qualcosa indubbiamente non ha funzionato, adesso speriamo si formi una società solida per riportare il Gallipoli dove compete».

IMG_7799Un futuro che potrebbe però non vedere il tecnico in panchina: «Non so ancora nulla. Gallipoli è una piazza importante ma in questo momento voglio solo riposarmi. Il presidente valuterà il da farsi, la mia speranza è che possano entrare in società nuovi imprenditori intenzionati a riportare la squadra subito in serie D».

E’ cambiata la dirigenza mentre lui, Germano, è sempre rimasto al proprio posto. Il tecnico non ha mai pensato di abbandonare la nave, nonostante le tante difficoltà. «Non è stata un’annata facile. I ragazzi hanno sempre dimostrato serietà, impegnandosi al massimo in ogni allenamento. Ho cercato di trasmettere loro l’importanza della piazza e hanno ricambiato giocando con dignità e onore. Abbiamo dato modo a tanti giovani di mettersi in mostra, sperando che questo possa servire per far trovare una nuova sistemazione. Ci tenevo a fare i complimenti al Torrecuso per la salvezza raggiunta, una società seria e organizzata».

Tanti i giovani messi in mostra, seguiti in allenamento e partita. Un piccolo spiraglio di luce in una stagione caratterizzata da troppe ombre per il sodalizio pugliese. «Credo che il Manfredonia abbia il parco giovani maggiormente interessante, avevano stilato un premio in questo senso se non sbaglio», conclude il tecnico vicino a sedere sulla panchina della Forza e Coraggio in estate, «noi abbiamo giocato spesso con due ’98 e due ’97. Credo che i vari Pirretti, Luca, Portaccio e Sansò siano pronti a disputare un campionato di vertice. Oltre a essere calciatori validi hanno dimostrato di badare all’aspetto umano e di avere tanta voglia di giocare a calcio. A mio avviso sono pronti per qualcosa di importante».