Gaetano D’Agostino parla del derby tra Salernitana e Benevento

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Con il derby tra Salernitana e Benevento che si disputerà lunedì sera, nel monday night della serie B, un ex giallorosso, passato dal campo alla panchina negli ultimi anni, Gaetano D’Agostino (per lui giallorosso nel 2014-15, 17 presenze in campionato e 1 gol contro la Reggina in un 4-0 casalingo) ha parlato dell’atteso confronto dalle pagine de Il Mattino.

Ancora sotto contratto con l’Alessandria (fu esonerato lo scorso febbraio), D’Agostino continua a tenersi aggiornato seguendo più squadre, tra cui appunto il suo ex Benevento; compagine dalla quale l’ex centrocampista si aspetta molto dato l’allestimento di una rosa di tutto rispetto.

«Mi aspetto tanto dal Benevento. Il presidente Vigorito sicuramente vuole tornare subito in
A, perché ha fatto uno squadrone, è uno che investe tanto. Credo che con mister Inzaghi possano far bene. Inoltre c’è una piazza che trascina parecchio, i tifosi giallorossi sono veramente unici e si possono creare tutte le premesse per fare bene».

Il pensiero va anche al mister Pippo Inzaghi, annoverato nella schiera dei tanti allenatori giovani sulle panchine di serie B in questa stagione.

«Ci sono tanti allenatori giovani, come me, che hanno voglia di emergere, di essere considerati le rivelazioni della nuova era e quindi spero che possano far bene, perché tante società stanno investendo su di loro. Sono contento perché ci potrebbe essere un cambio generazionale. Inzaghi, ad esempio, è fra questi, nonostante sia già un allenatore con una certa esperienza».

Infine il pensiero al derby, e soprattutto all’attuale allenatore granata, Giampiero Ventura, ex CT della Nazionale.

«Al di là di come finirà il derby, che è sempre una sfida particolare, credo che la Salernitana possa essere la sorpresa di questo campionato. È bello che ci siano allenatori giovani, che abbiamo la voglia di emergere, come dicevo prima, ma conta anche l’esperienza della guida tecnica e Ventura, in questo, è un maestro. Ad una piazza come Salerno può portare, in primis, esperienza, quel pizzico di malizia che serve in un campionato come quello cadetto e, soprattutto, nel gioco perché mister Ventura io lo vedevo e lo vedo ancora un allenatore che deve lavorare tutti i giorni e non un selezionatore. Se gli si dà la possibilità di poter mettere in pratica le sue idee, può fare solo bene. Non è quello della mancata qualificazione ai Mondiali, non è stata solo colpa sua e non è giusto aver provato a “radiarlo”».