Esonerato Guido Carboni! Meglio tardi che mai?

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guido_carboniCon un comunicato sul sito ufficiale, la società giallorossa rende noto che Guido Carboni non è più alla guida del Benevento; con lui sono stati sollevati dall’incarico anche il suo secondo Stefano Bianconi e il collaboratore tecnico Mario Falasca.
Ovviamente non potevano mancare i soliti e banali ringraziamenti di rito per “il lavoro svolto, e gli auguri per il prosieguo della carriera”.

Ma stiamo scherzando?
Veramente non riusciamo a capire come mai (e non ci riferiamo solo al Benevento), le società di calcio, ad ogni esonero e conseguente avvicendamento di un nuovo allenatore, al momento del congedo col vecchio mister, lo incensano e lo ringraziano per ciò che ha fatto.
Ma scusate, se lo ringraziate, vuol dire che ha fatto bene? E se ha fatto bene, perché allora lo state cacciando? Non credo che se un qualsiasi altro dipendente nel mercato del lavoro, quando viene licenziato riceve ringraziamenti, baci e abbracci dal datore di lavoro che non lo vuole più tra i piedi.
Al massimo potremmo capire nel caso in cui il dipendente stia andando in pensione, e quindi per limiti d’età non possa più continuare a svolgere il proprio incarico.

Carboni sì, Carboni no? Alla fine Carboni no.
Tornando alla situazione in casa giallorossa, dopo l’ennesima sconfitta fuori casa di questo campionato (più tardi torneremo a fare le pulci sulle statistiche di Carboni) e con un non invidiabile record di un anno passato senza vittorie in trasferta (manco stessimo parlando di una squadra abituata alla lotta per la salvezza), il presidente Vigorito e i suoi accoliti sembra si siano decisi a liberarsi di quella persona che solo fino ad un mese fa, veniva così considerata dal patron giallorosso:
“Ho confermato Carboni perché è una persona per bene, che ha mancato i play-off per 2 punti, che ha fatto un mese di pre-ritiro, che ha perso non uno ma due genitori nell’arco di un mese, e che nonostante ciò è rimasto qui a lavorare per il Benevento, un uomo che non è venuto meno ai patti con questa società. In pratica in questa situazione ve la siete cantata e suonata da soli. Provare a fare l’ennesima rincorsa, l’ennesima ripartenza da zero con un nuovo allenatore che poi dopo la firma dice “Questo mi piace, questo no” non era affatto nelle nostre intenzioni.”

Di solito in questi casi si dovrebbe dire la seguente frase: Meglio tardi che mai, no?
E noi aggiungiamo: ma farlo prima non era meglio?
Intendiamoci, dopo quel duo di gare in trasferta (Catanzaro e Viareggio) in cui il Benevento ha dato il peggio di sé sul piano del gioco (forse dell’intera storia giallorossa), o sarebbe meglio dire di “non gioco” dato che non si è visto niente tra tiri e passaggi (non più di due di fila) da parte dei tesserati del Benevento; la cosa migliore sarebbe stata esonerare Carboni in quel momento, così da permettere alla società di correre ai ripari con un nuovo allenatore che avrebbe quindi potuto plasmare a propria immagine e somiglianza la squadra durante la sessione di calciomercato invernale, conoscendosi nelle prime gare del 2014, e poter riprendere al meglio dopo la sosta forzata della 4a giornata di ritorno.

E invece no!
Come già fatto in passato, si è preferito agire in ritardo, rimangiandosi le dichiarazioni fatte poco tempo prima, ma dando almeno una piccola gioia al popolo giallorosso che da mesi aspettava l’esonero di Guido Carboni dalla panchina giallorossa.
Se pensate che da parte nostra ci sia fin troppo astio verso la figura dell’ormai ex mister del Benevento, vi sbagliate di grosso, anche noi la pensiamo come il presidente Vigorito, sul piano umano non c’è nulla da eccepire, ma sul piano professionale, abbiamo molto da ridire riguardo il lavoro di Carboni.

Ripercorriamo la carriera giallorossa di Guido Carboni.
Ed ecco che arriviamo al momento delle statistiche.
Carboni si insediò a Benevento esattamente un anno fa, il 20 gennaio fu la sua prima partita, alla 18a di campionato (3a di ritorno) in casa contro il Catanzaro, risultato finale 2-0. La settimana successiva arrivò la prima ed unica vittoria in trasferta di Carboni, in casa dei rivali storici dell’Avellino, sempre per 2-0.
Dopo quella vittoriosa trasferta al Partenio-Lombardi, seguirono due partite in casa entrambe vittoriose con Carrarese (1-0) e con il Gubbio (2-1); allora tutto l’ambiente giallorosso pensava che con il nuovo allenatore qualcosa fosse finalmente cambiato, che i play-off erano raggiungibili e che se si fosse continuato con questo andazzo il Benevento avrebbe potuto perfino sperare nella promozione in Serie B. E invece le cose iniziarono ben presto a cambiare: nelle successive cinque trasferte arrivarono quattro pareggi e la sconfitta taglia gambe di Pisa (2-0 per i toscani e addio ai play-off). In casa le cose andarono meglio di pochissimo: due vittorie risicate contro Sorrento e Latina (entrambe per 1-0), la sconfitta casalinga per 2-1 con la Nocerina diretta rivale (e odiata nemica storica) per i play-off, e il pareggio all’ultima giornata per 0-0 contro il Barletta, partite utile giusto per l’esordio in Lega Pro di alcuni giovani della Berretti.

Con la perdita del treno dei play-off (alla fine furono 9 i punti di distacco dal Pisa quinto in classifica), il presidente Vigorito decise comunque di mantenere Carboni per i precedenti risultati dimostrati fino a poche giornate prima. Nel corso della nuova stagione, con nuovi giocatori e con un nuovo modulo base, il 4-3-3, il campionato del Benevento si è dimostrato altalenante come quello precedente, con uno sfasamento assurdo tra andamento in casa e andamento in trasferta, alla Dr Jekyll e Mr Hyde.
In casa il Benevento è quasi alla pari del Frosinone primo in classifica: su 10 partite giocate abbiamo 7 vittorie, 2 pareggi (contro Pisa e Perugia) e 1 sconfitta (con la Salernitana); i laziali hanno il seguente score: su 10 giocate 8 vittorie e 2 pareggi.
Le reti siglate in casa sono 22, migliore squadra del girone B, ma le reti subite sono 10.
In trasferta sono state giocate 9 partite, con 0 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte; i gol segnati sono 8 e quelli subiti 14.
Nella classifica del girone che tiene conto solo delle gare fuori casa il Benevento è ultimo alla pari della Nocerina con soli 5 punti, con la differenza che i molossi li hanno raccolti grazie a 1 vittoria e 2 pareggi (7 sconfitte).
Il Benevento della gestione Carboni in questo campionato ha il non invidiabile record dello 0 nella casella delle vittorie fuori casa. Unica squadra di tutto il girone!
Se facciamo un totale delle gare in panchina di Carboni, lo score è il seguente: 32 partite giocate: 13 vittorie, 12 pareggi e 7 sconfitte. Gol fatti 42, gol subiti 31.
Nelle gare in trasferta sotto la guida di Carboni, il Benevento ha il seguente score: 15 partite giocate con 1 vittoria, 9 pareggi e 5 sconfitte. Gol fatti 12, gol subiti 18.

Ricordiamo la carriera di Carboni prima del Benevento.
In pratica il ruolino di Carboni col Benevento è da squadra di metà classifica, tra la tranquilla salvezza e gli ipotetici play-off, ma questo forse noi lo avevamo fatto presente al momento del suo ingaggio, quando l’allenatore toscano si presentò con un palmares fatto di ben 5 esoneri, 2 salvezze in B col Bari, e come massimo risultato raggiunto un 3° posto con la Viterbese in C1.
E con questo sono ben 6 gli esoneri di Guido Carboni in carriera.
Al suo posto arriva Fabio Brini, che a differenza del suo predecessore ha ben altro curriculum alle spalle. Ma ne parliamo a parte.