Diary day 13 – Clipper Round the World

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Fabrizio_Daloia_Clipper-Around-The-WorldL’Oceano Atlantico inizia a mostrare il suo vero volto.
Onde lunghe a altre anche 6 metri che a volte si frangono con violenza Vento al traverso tra 22 e 26 nodi con punte di oltre 30 nodi
Navighiamo con lo Spi Code 2 tra i 12 e i 14 nodi, una vela da oltre 340 metri quadrati.
Stare al timone richiede una concentrazione totale, specie di notte.
Una minima distrazione potrebbe essere fatale e portare alla perdita dello Spi o a conseguenze ancora maggiori.
Quindi vietato parlare al timoniere che non puo’ distogliere lo sguardo dalla rotta neanche per dare un colpo d’occhio alla bussola o agli strumenti alla base del timone.
Unico riferimneto e’ l’indicazione dell’angolo del vento e della velocità riportati su due grandi display alla base dell’albero.
Accanto a lui l’assistente al timoniere gli fornisce le altre indicazioni di cui ha bisogno.
Di notte tutto questo e’ esasperato dal buoio e dalla sensazione di maggiore velocita’ del vento e della barca dovuti all’assenza di ogni riferimento.
Cosi, mentre ero al timone verso l’una di notte sono stato colpito ad una spalla da un flying fish, un pesce volante, che e’ ricaduto ai miei piedi.
Per un attimo ho pensato si trattasse di un pesce messaggero che veniva a recapitarmi un messaggio di una persona cara.
Ma, purtroppo, cosi’ non era e constatata l’assenza di ogni messaggio, abbiamo pensato si trattasse di un’azione di disturbo messa in atto da parte di qualche concorrente.
Shen, simpatico e sospettoso ragazzone cinese, ha deciso quindi di continuare ad indagare trasportando il pesce sul tavolo della cucina e sottoponendolo ad adeguato interrogatorio con tanto di reclusione in una bollente.
Dopo un po’ i sapori delle spezie orientali prevalevano su tutto e mi riportavano con la mente al recente, ma oramai gia lontano trascorso in Laos.
Troppe distrazioni insieme mi stavano compromettendo la stabilita’ della rotta e dello spi continuamente ondeggiante a prua. Non vorrei mai confermare il soprannome di “papa’ distratto d’Aloia” che mi ha affibiato Carolina, la mia bimba di 9 anni, mia acuta osservatrice e critica.
Quindi, stop immediato alle divagazioni della mente e di nuovo concentrato sul prossimo waypoint: l’arcipelago di Capo Verde, ultimo avamposto prima di “passare” da est a ovest lasciando la costa africana per quella sud americana.
Per tutti a bordo l’ultima speranza di avere un segnale 3G per poter comunicare con i proprio cari.
Quasi a metà percorso, Rio a 3100 miglia nautiche oramai ci aspetta.