Il Diario di Fabrizio D’Aloia – Cross Pacific Race Day 8

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Fabrizio D'Aloia_Clipper Round the WorldE’ passsata una settimana da quando siamo partiti da Qingdao ed è servita a cercare di adattarsi al nuovo regime, alla nuova organizzazione in grado di sconvolgere i bioritmi anche di un robot di ultima generazione.

La vita a bordo e’ scandita da un sistema di turni (watch system) a tre
fasi.

L’equipaggio e’ diviso in tre gruppi di 4-5 persone ognuno, a bordo siamo in
15, le donno sono 5.

Ogni 4 ore un gruppo conduce la barca e il turno che smonta resta meta’ in
standby e meta’ riposa. Allo scadere delle 4 ore il terzo gruppo prende il
comando della barca, il secondo va meta’ in standby e meta a riposare ed il
primo gruppo va tutto a riposare, e cosi via…

In pratica questo sistema garantisce ad ogni gruppo 8 ore di riposo
continuato, due slot di conduzione della barca da 4 ore, 4 ore di standby e
4 ore di riposo.
Ogni 10 giorni i gruppi si scambiano gli orari in modo da ruotare sulle 24
ore su tutti i ruoli ed orari.
I gruppi si chiamano: Tigers, il mio, Dragons e Phoenix, alias Aliens

Questo il mio attuale turno:
dalle 10 alle 14 conduzione della barca
dalle 14 alle 22 riposo
dalle 22 alle 2 conduzione della barca
dalle 2 alle 6 standby
dalle 6 alle 10 riposo

Quando si e’ in standby si e’ a disposizione del gruppo che conduce la barca
ed occorre essere pronti (vestiti) a salire rapidamente in coperta in caso di
emergenza o per manovre particolarmente aricolate come il cambio di vele.

Divesamente durante lo standby si eseguono le seguenti attivita’ principali:
– si cucina
– si puliscono i bagni
– si svuotano le sentine
– si svuotano i serbatoi delle acque grigie e nere
– si verifica la navigazione monitorando carte meteo. GPS, AIS e Radar
– ogni ora si scrive il log book con tutti i parametri di navigazione.

I primi 4 punti sono quelli che mi mandano fuori di testa e che, per 4 ore, mi
tocca fare ogni giorno. Con il sistema a due fasi, invece, mi toccava ogni 9
giorni, ma per tutto il giorno

Se non fosse per le 8 ore di riposo continuo avrei preferito il sistema a due
fasi!!!

Si fa colazione alle 6, si pranza alle 10 e si cena alle 18, orario della
barca, settato con quello cinese alla partenza.
Quindi man mano che scavalchiamo i fusi orari si anticipano sempre piu’ le
attivita’ fino a quando ad un certo punto non decideremo di spostare l’orologio
in avanti di 2-4 ore.
Tanto per aumentare ancor di piu’ il disorientamento a bordo…

Quindi in barca, in pratica, ognuno vive secondo i propri bioritmi piu’ o
meno adattati al fuso orario di provenienza e al sistema di turnazione.

Come anime dannate si aggirano contemporaneamente in barca soggetti vestiti
da burrasca e soggetti in mutande, gente con lo spazzolino tra i denti e
gente con il piatto in mano.
Gli attrezzi per riparare sono onnipresenti sul tavolo della cucina che di
fatto, con i suoi stendini e’ un laboratorio tuttofare, piu’ che un luogo dove
si prepara da mangiare.

Inutile dire che le condizioni igieniche e alimentari sono, non al di sotto
degli standard o delle norme, ma molto di piu’.

Tutti siamo, di fatto, degli zingari di mare, dei gypsy sea, votati all’arte di
arrangiarci per sopravvivere.

Anche perche’ non c’e’ altra scelta, se non quella di arrivare al piu’ presto a
Seattle.

Fermate la barca, voglio scendere, e’ un’opzione non disponibile!!

Il sapere che tutto finira’ in un tempo piu’ o meno definito aiuta a dosare le
energie psico-fisiche ed evitare di sclerare e collassare.

Oggi festeggiamo oltre che  Pasqua anche il compleanno di Bob, il Ns skipper
che compie 56 anni.

Torta pronta all’uso e candeline in plastica cinesi con striscione “Happy
Birthday” hanno fatto da sfondo al boat party, si fa per dire…

Qualcuno a bordo ha disseminato e nascosto una serie di ovetti kinder da
trovare e mangiare. Ottima idea x addolcire il viaggio :-).

Intanto, per pasquetta, la Ns gita fuori porta prevede di recuperare
faticosamente il gap che ci separa dalle altre barche…

Forse invidio la Vs pasquetta anche se non so dove andrete!!