De Zerbi: Il Benevento è superiore almeno a 5-6 squadre che lo precedono

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Consueta conferenza stampa del mister del Benevento, Roberto De Zerbi, prima della trasferta col Sassuolo. Tanti gli argomenti affrontati, a partire dalle scelte effettuate nelle ultime gare.

beneventoRICERCA DI STIMOLI – Non penso che gli stimoli verranno a mancare contro il Sassuolo, sinceramente spero il contrario. Se devo dare importanza all’allenamento che abbiamo fatto, non penso che siamo su quella strada. Dobbiamo cercare di fare la partita per vincerla, abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo, e in queste ultime sette partite faremo il possibile. Il Sassuolo è una squadra forte, ma sicuramente meno della Juventus.

GESTIRE LE FORZE – E’ rientrato Parigini in gruppo, quello che ora è importante in questa settimana è gestire bene le forze perché Lazio Verona e Juventus, tre partite in sette giorni, hanno dimostrato come poter fare per gestire le prossime tre partite che saranno in sei giorni, quindi un giorno in meno. Ci sarà possibilità per tutti di giocare dall’inizio, sempre che se lo meritano e che io abbia la giusta percezione di far giocare gente pronta fisicamente e mentalmente.

BeneventoESSERE AZIENDALISTI – A mio modo mi considero un aziendalista, l’ho ripetuto più volte Brignola non mi è stato imposto da nessuno, gioca perché merita, stesso discorso per Volpicelli che si è meritato l’esordio in serie A per quello che ha dimostrato in settimane negli allenamenti. Per me essere aziendalista è mettere in campo una squadra orgogliosa e che merita di scendere in campo. Nessuna delle scelte future dei titolari sarà fatta in previsione dell’anno prossimo. Queste sette partite, al di là di come finiranno, serviranno a far risaltare la dignità di una città, di una squadra, di una società.

IL FUTURO DI DE ZERBI – Non voglio che parta il tormentone di cosa si farà l’anno prossimo perché non è giusto per Benevento, e per come è nato il mio rapporto con Benevento. Quando sono arrivato l’ho fatto con tanta voglia di farmi apprezzare dopo i miei trascorsi col Foggia, probabilmente in parte credo di esserci riuscito perché mi sento apprezzato dal punto di vista umano, e questa è stata una delle cose più belle e positive di quest’anno. Per quanto riguarda il futuro, io sto bene qua, e sto benissimo umanamente con tutto quello che è l’ambiente del Benevento Calcio. Per ripartire bisogna avere tutti entusiasmo, e io oggi a distanza di sette partite, non ho ancora alzato bandiera bianca. Solo alla fine della stagione io e la società prenderemo una decisione. Dove non sono voluto tornare o rimanere, ho lasciato anche i soldi, e credo che in passato quando non volevo restare da qualche parte, la cosa si riusciva a capire anche prima della fine del campionato.

beneventoRIPETEREI LE SCELTE FATTE – Tornassi indietro rifarei la scelta di venire a Benevento, lo dichiarai anche alla stampa nazionale, mi sento cresciuto tanto da questa scelta perché ho conosciuto giocatori e dirigenti di livello alto dal punto di vista umano. Tornassi indietro nelle scelte di calciomercato qualcosina la farei in maniera diversa e cercherei di modificare qualche scelta che ho fatto io e qualche scelta che ha fatto la società, scelta che andrei a discutere in maniera diversa. Tutte le scelte prese da me e dalla società sono state fatte sempre in maniera pulita. Di certo in quel momento nel mercato di riparazione era difficile fare un mercato con la classifica in cui ci trovavamo. A livello generale ci ha migliorato molto la presenza di Pasquale Foggia che si è unito a noi a fine gennaio, essendo lui un uomo di calcio, mi ha aiutato molto in questi ultimi mesi.

BeneventoDIABATE, IEMMELLO, CODA IN ATTACCO – Io penso che Iemmello sia complementare a Diabate, quest’ultimo non ha caratteristiche specifiche che si richiedono a squadre che si devono salvare, ma Diabate è un fuoriclasse dell’area di rigore, anche se non ha quello che cerco io in un centravanti. Venendo da una partita fatta qualche giorno prima contro il Verona, ho pensato di mettere in campo forze fresche, mettendo solo Diabate. Mi dispiace che Coda ora stia trovando poco spazio perché quando ha giocato ha fatto sempre bene, ma a calcio si gioca in 11 e tutti quanti devono capire che ogni tanto può capitare di restare fuori.

GARA CON LA JUVENTUS – La Juventus mi ha lasciato delle certezze che siamo cresciuti, e delle conferme che non siamo ancora quelli che io avrei in mente. Con un pochino in più di freschezza fisica e di coraggio, avremmo potuto mettere ancora più in difficoltà la Juve. Quando i bianconeri venivano a pressarci, lì abbiamo un po’ faticato, perché quando vedi gente come Mandzukic e Dybala che ti vengono a pressare, non è facile.

CONTRATTO – Ad ora anche io ho le mie responsabilità sull’attuale classifica, dico così perché per me non è ancora compromesso niente. Questa è stata la risposta che ho dato a Vigorito prima di firmare un contratto, il presidente mi voleva far firmare un biennale. Io volevo aspettare di vedere come finiva il campionato per poi vedere cosa fare successivamente. Ad oggi non c’è una squadra che metto in competizione con il Benevento, dico così perché finora nessuno mi ha contattato. Il fatto di stare molto bene qua e di aver potuto fare il mio lavoro al meglio, questo rimane, in qualsiasi caso esca fuori una decisione da entrambe le parti.

GOL SUBITI – Al di là della Lazio, nelle ultime sei partite, noi abbiamo sempre preso gol da calcio piazzato, o con tiri all’incrocio, vedi Lucas Leiva, Dybala, Douglas Costa. Ultimamente toccando un po’ ferro, il problema è che qua si può essere smentiti da un momento all’altro. Dalle gare contro Inter e Cagliari con gol unicamente su calci piazzati, stiamo migliorando. Il top sarebbe non subire più alcun gol su calcio piazzato. Visto che cerchiamo la vittoria più delle avversarie che affrontiamo è normale arrivare a scoprirsi di più e quindi rischiare di prendere gol.

LOTTA SALVEZZA – Mi dà fastidio da impazzire vedere quella che è l’attuale lotta salvezza, con tutte le squadre attualmente invischiate. Non cambierei la mia squadra con nessuna delle 5-6 squadre che ci precedono, perché penso che siamo superiori in tutto. Se avessimo avuto 10 punti in più in questo momento, credo che ora staremmo giocando anche in modo diverso. E’ questo che fa più male.

COSTA E D’ALESSANDRO – La settimana scorsa Costa e D’Alessandro hanno avuto piccoli problemi fisici e contro la Juventus non li ho messi nei convocati per una mia scelta personale, quando sarà opportuno vedrò di metterli dentro.