De Zerbi: il Benevento non si accorge del pericolo

564

Conferenza stampa prima di Udinese Benevento, domani i giallorossi partiranno per il Friuli e il mister giallorosso Roberto De Zerbi ha affrontato le domande della stampa riguardo la partita di domenica pomeriggio alla Dacia Arena.

beneventoSITUAZIONE INFORTUNI – Ciciretti si è allenato ieri, non è al 100% non sta facendo tutto come il resto della squadra, domani aumenterà il carico, ma sarà a disposizione per Udine, non dall’inizio. Non voglio mai forzare un rientro, perché alla fine gioca qualche altro giocatore altrettanto valido. Antei sta stringendo i tempi e lo ringrazio pubblicamente perché sta lavorando sul dolore. Poi dobbiamo ovviare alla squalifica di Cataldi e uno tra Viola o Del Pinto giocherà in quella posizione, anche se tra di loro hanno caratteristiche diverse.

UDINESE – Il Benevento sarà sempre attento, anche contro l’Udinese che è una squadra da metà classifica, ha qualità, forza fisica, e giocatori importanti, si trova in quella posizione di classifica e non so nemmeno il perché. Noi andremo lì con la massima umiltà cercando di fare risultato perché ovviamente ci servono punti. Di certo non giocheremo con otto attaccanti.

ARMENTEROS – Armenteros si è allenato anche martedì, sta bene, oggi l’ho visto particolarmente in forma, ma bisogna considerare che contro il Milan anche Puscas ha fatto un’ottima partita. Io non parto mai con giudizi favorevoli o contrari a qualche giocatore. Anche Coda quando è entrato ha fatto bene.

MODULI – Dal mio punto di vista abbiamo fatto bene con entrambi i sistemi di gioco che ho deciso di adottare. Stanno rientrando i giocatori che possono giocare bene con tutti e due i moduli, quindi vediamo.

DE CEGLIE E MERCATO – Cerchiamo di fare le cose che servono, ed essendo in uno stato di emergenza gli svincolati sono da prendere con le molle per cercare di capire il loro stato di forma. De Ceglie è un giocatore di qualità anche superiore alla lotta salvezza, e in questi giorni capiremo il suo stato di forma, col presidente Vigorito parliamo spesso di questo argomento, ma avvicinandosi la partita col Chievo, cerchiamo di arrivarci con qualche punto in più e anche con qualche certezza in più.

ESTERNI D’ATTACCO – Mettere come esterni d’attacco giocatori come Puscas, Coda o Armenteros non è proprio pensabile, forse tra i quattro attaccanti quello che potrebbe adattarsi di più sull’esterno potrebbe essere proprio quello che manca, Iemmello.

ATTEGGIAMENTO IN CAMPO – I ragazzi ieri e oggi si sono allenati benissimo, non dico che sia salito un po’ l’umore perché quello che abbiamo fatto è ancora troppo poco, e sarebbe da stupidi essere contenti del punto, bisogna però essere contenti dell’atteggiamento, di come abbiamo lottato e di come abbiamo cercato questo punto. E vorrei che questo diventasse una costante per tutti i 90′ da qui in avanti per tutte le partite. Quando gli altri incontrano il Benevento vorrei che pensassero “ma questi non muoiono mai? Stanno sempre a mordere?” Questo deve essere l’aspetto primario.

IEMMELLO – Non penso che tornerà prima di 15 giorni, poi bisogna aggiungere anche un po’ di condizione fisica, quindi bisogna ancora aspettare. Non è che a Puscas non gli ho dato fiducia all’inizio, poi l’ho messo a Bergamo e si è comportato bene, idem col Milan. Si può dire la stessa cosa di Gyamfi, e può essere che chi subentra faccia altrettanto meglio di chi è assente.

LETIZIA – Letizia, mi piace quando un giocatore rischia, ma soprattutto quando rischia per una giocata che può essere produttiva per la squadra. Può giocare sia a destra che a sinistra, ma con l’atteggiamento che ha avuto domenica potrebbe anche giocare in porta.

D’ALESSANDRO – D’Alessandro non sta ancora al 100% della condizione ed è chiaro che questo lo penalizza, può giocare su entrambe le fasce, ma personalmente preferisco gli attaccanti sulle fasce a piede invertito, quindi può andare anche al tiro, rientrare per crossare.

NON CI ACCORGIAMO DEL PERICOLO – Mi fa arrabbiare il fatto che noi non conosciamo il pericolo, ce ne accorgiamo solo quando abbiamo già preso il gol. Il chiamarsi con la voce può aiutare, queste sono situazioni che ancora non riusciamo a leggere e non sono ancora riuscito a migliorarla questa cosa. Se prendi il gol nell’area piccola e la cosa è ripetuta non posso che arrabbiarmi.

BRIGNOLI – Son rimasto contento del gol di Brignoli, ma sarei stato contento anche se avesse parato un rigore, gli ci voleva una spinta di fiducia, un riconoscimento visto che si impegna molto in allenamento; ma anche Belec si impegna molto, ma alla fine sempre uno bisogna scegliere.

beneventoCHIBSAH – Chibsah è un altro giocatore che deve migliorare, limare i difetti che fa, è vero che perde la palla, ma poi la riconquista, poi magari la riperde però c’è sempre. Da quando sono qui è vero che ha sempre giocato, e un motivo ci sarà per questo. Nel suo ruolo è normale che possa esserci qualche fischio, qualche critica, ma è uno dei rischi di questa professione, in ogni ruolo.

STAMPA – Capisco la stampa nazionale che tratta certe squadre in un certo modo, però col Milan la partita l’abbiamo fatta noi, abbiamo tirato di più in porta, l’abbiamo giocata di più, ma si parla solo del gol di Brignoli del pareggio quando invece meritavamo di vincerla. Oggi però è arrivato il momento di stare zitti con l’ambizione di cancellare i record negativi e magari di farne qualcuno positivo.

PARIGINI – E’ normale per un attaccante sbagliare anche un gol, l’ho trovato bene in allenamento perché secondo me ha fatto una partita molto buono, può fare di più, ma essendo giovanissimo ha comunque le qualità per fare bene in questa categoria, deve migliorare nella scelta da fare negli ultimi venti metri. L’importante però è che abbia sempre l’atteggiamento che ha avuto contro il Milan.

MODULO CONTRO UDINESE – Al di là dei numeri di gioco, noi giochiamo con due mezzeali e un play, lo spazio c’è e il tempo varia a seconda della pressione dell’avversario, se hai meno tempo per giocare la palla devi essere più veloce di testa e di gamba.

MERCATO ESTERO – Sicuramente giocatori che hanno già giocato in Italia sono facilitati, poi c’è anche la qualità dei giocatori, se viene uno dall’estero che non parla italiano non fa niente, col tempo si vede che è più bravo anche di chi viene dall’Italia. Poi abbiamo stranieri che provengono da campionati come quelli sudamericani che magari si adattano più facilmente al nostro calcio, e altri che vengono tipo da quelli scandinavi che hanno bisogno un po’ più di tempo per adattarsi, e infine c’è anche la questione del sangue: se è caldo qualsiasi sia la provenienza del giocatore estero, non ci sono problemi nell’affrontare il campionato italiano.