D’Anna: Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, oggi è successo grazie ai nostri tifosi che hanno fatto un bel lavoro.

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Giovanni Pagliari, allenatore del Foligno.

A parte quell’episodio dubbio che ha fatto la differenza nel primo tempo (N.d.R.: il rigore), non ho visto così tante occasioni da parte del Benevento. Noi invece abbiamo avuto l’occasione con Guidone.
Nel secondo tempo siamo andati in grossa difficoltà al quarto d’ora, ma poi con l’entrata di Menchinella nei minuti successivi ci siamo ripresi e abbiamo messo noi in difficoltà il Benevento.
Ho tentato anche le tre punte, con l’ingresso di Ferrari, per raddrizzare la partita ma purtroppo per noi non ci siamo riusciti. 

L’episodio del rigore se fosse stato a nostro favore, nell’area del Benevento, non penso ci sarebbe stato fischiato.
Comunque l’aver affrontato nelle ultime due partite organici a noi superiori come Ternana e Benevento, mi fa ben sperare, visto che seppur hanno molti più punti di me, questa differenza checché ne dicano tutti non la vedo.
Qualcuno in settimana ha detto tante fesserie, secondo il quale noi siamo giù in fondo e quindi dobbiamo stare zitti e subire.

Oggi a parte un gran possesso palla del Benevento, non ho visto nient’altro, fermo restando il fatto che quel rigore per me resta ancora molto dubbio. Uno 0-0 sarebbe stato un risultato più giusto, anche perché nel calcio conta tirare in porta e non tenere di più la palla.

A essere sincero poi il Benevento ci ha messo molto più in difficoltà all’andata che non oggi.

Daniele De Vezze, centrocampista del Benevento.

Credo che non ci sia niente da aggiungere, perché più rigore di così non lo so cos’è.

La cosa che ci è mancata di più oggi è stata chiudere la partita andando sul 2-0. L’importante però è che abbiamo vinto, facendo la nostra proposta di calcio senza farci condizionare dall’avversario.
Le difficoltà che abbiamo avuto, a parte l’ultimo passaggio, e il fatto che il Foligno ha badato solo a difendersi e a ripartire sui nostri errori, ma lo sapevamo perché l’avevamo studiato in settimana.

La nostra proposta di calcio, il nostro gioco, non è di certo da terza serie, mi sa che in Italia solo la Roma attualmente la faccia. E quindi è stimolante nel senso che è creativo, è diverso, imprevedibile perché sviluppa un gioco che essenzialmente si sviluppa da solo. Sì, proviamo degli schemi, ma non è che facciamo possesso palla tanto per farlo, è finalizzato a qualcosa. Ripeto quello che ho detto quando sono arrivato qui: è un tipo di gioco che non mi è mai capitato in 15 anni di carriera. Un gioco interessante, innovativo, non è facile, a volte può sembrare anche noioso, ma da quando ci sono io e ci sono i due mister in 7 partite 6 vittorie, qualche vantaggio lo porta, altrimenti non si fanno 6 vittorie su 7. 

Carmelo Imbriani, allenatore del Benevento.

Ognuno la vede al modo suo (N.d.R.: in merito alle dichiarazioni precedenti di Pagliari), noi abbiamo questa metodologia di gioco che finora ha dato buoni risultati, e continueremo su questa linea.
Quando viene una squadra come il Foligno che si chiude in 10 dietro la linea della palla è normale che il possesso palla è un po’ più difficile, devi aspettare il momento giusto per poi finalizzare. Siamo stati bravi a sbloccare su rigore, e sapevamo che oggi era più difficile della gara di Reggio Emilia perché lì avevamo molti più spazi, visto che la Reggiana è una squadra che gioca di più, invece il Foligno è venuto qui per prendersi il punticino.
Delle volte nel calcio non sempre serve essere belli, è il risultato che conta alla fine.

Oggi abbiamo sbagliato passaggi molto semplici, anche a centrocampo, poi  quando abbiamo fatto possesso palla con i difensori andavamo in difficoltà perché non eravamo veloci nel verticalizzare per i centrocampisti e per gli esterni.
L’importante per noi oggi era sbloccarci mentalmente perché sembrava che il Ciro Vigorito era un bunker inaccessibile per noi, quando invece deve essere il fortino dove dobbiamo conquistare più punti possibili domenica dopo domenica.

Sicuramente dopo sette partite gli avversari ci studieranno per prendere le loro contromosse, ma noi continueremo comunque con il nostro possesso palla snervante, cercando di essere più veloci e di riuscire a trovare quell’ultimo passaggio per chiudere prima le partite, altrimenti si rischia di pareggiare o addirittura di perdere.
Noi lavoriamo così:sia sui nostri metodi che guardando l’avversario, anche perché è giusto dare molte informazioni sulla squadra avversaria ai nostri giocatori.

 Il mio maestro Boskov diceva: “Rigore è quando arbitra fischia”. La verità è quella: sono gli arbitri che decidono, quindi penso che era rigore netto.

Il mio sguardo ora è rivolto a martedì, alla ripresa degli allenamenti; spero che arrivi quanto prima il dvd della partita della Pro Vercelli per preparare il prossimo match, se arriva qualche bel regalo dalla sentenza del TNAS siamo contenti.
Sul fronte mercato l’ho sempre detto: siamo in tanti e forse se qualcuno va via è meglio, ma per il loro bene più che altro, perché a me la cosa più difficile è mandare in tribuna diversi elementi o non convocarli affatto, questa è la cosa che mi fa più male perché in settimana si allenano tutti alla grande. Purtroppo il mestiere dell’allenatore è questo: fare delle scelte.
Io sono comunque contentissimo di questa rosa, e possiamo anche andare avanti così.
In attacco stiamo bene: Altinier sta andando bene, Montini è un giovane interessante e poi aspettiamo Cipriani che quando si riprenderà sarà un valore aggiunto.

Ho scelto Anaclerio al posto di Frascatore perché quest’ultimo è stato quattro giorni in nazionale, Anaclerio ha grande esperienza, era un po’ che non giocava quindi ho pensato di dargli questa possibilità.
La scelta di Kanouté e Pintori era per scardinare la difesa avversaria, perché come ho detto nelle scelte guardiamo anche alla squadra avversaria.

Emanuele D’Anna, capitano e terzino destro del Benevento.

E’ stata una buona partita, ci aspettavamo una squadra scorbutica come il Foligno visto che anche la Ternana ha fatto una grande fatica contro di loro.
Giocavano spesso palla lunga su Guidone con inserimenti; e non era facile vincere oggi, dopo l’ultima prestazione in casa contro il Foggia, parlo soprattutto a livello mentale.

Il mese di febbraio è molto tosto, è questo quello che penso.
Non è che non mi interessa la sentenza del TNAS, mi interessa ma ora penso più alla Pro Vercelli, alla Ternana e al Sorrento, tre partite consecutive molto difficili.
Se riusciamo a passare indenni questo mese possiamo veramente puntare a fare un buon campionato.

Stiamo facendo molto bene, ora ci aspetta la Pro Vercelli che sta facendo un gran campionato e forse ciò non se lo aspettava veramente nessuno. Con impegno e determinazione però sappiamo che possono arrivare buoni risultati.
Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, oggi è successo anche grazie ai nostri tifosi che ci hanno sostenuto, e che hanno fatto un bel lavoro.
Io sono uno che spesso li critica un po’ più degli altri giocatori, ma oggi devo proprio alzare le mani.
Contro il Foggia anche io fossi stato tra i tifosi sarei sceso in campo perché non si poteva perdere una partita così.
Quello che mi diede maggiormente fastidio fu contro il Carpi, quando c’era ancora Simonelli: mancavano ancora venti-trenta minuti alla fine e sentivo gli “Olè olè” dagli spalti ed era molto imbarazzante per noi in mezzo al campo.
Io voglio che ci fischino solo alla fine della gara se la prestazione non è bella e non arrivano i risultati, non durante la gara perché diventa solo una presa in giro.