Da Foligno:”La squadra non cambierà atteggiamento e dunque non tenderà a difendersi”

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Intervista-Foligno-BeneventoDomenica il Benevento si troverà ad affrontare una partita che, guardando la classifica, potrebbe sembrare facile, ma non sarà certamente così. I padroni di casa, che occupano l’ultima posizione in graduatoria insieme al Viareggio, giocheranno con il sangue agli occhi per ottenere i primi punti in questa stagione. Il Benevento, dal canto suo, cercherà di recuperare i punti “rubatigli” in casa e tenterà il colpo in trasferta. Per avvicinarci al match del ” Blasone “, abbiamo contattato il gentilissimo Valerio Canetti dell’ufficio stampa del Foligno Calcio, il quale si è reso subito disponibile nel rispondere ad alcune nostre domande.

Il Benevento è reduce da un pareggio tra le mura amiche, il Foligno è ultimo ancora a secco di punti. A che partita assisteremo Domenica ?

“Il Foligno non cambierà atteggiamento e come ha fatto vedere nelle prime tre giornate, non tenderà a difendersi, ma cercherà di giocare nello stesso modo degli avversari. Ovviamente con alcune squadre, tra le quali il Benevento, bisognerà andarci un po’ più guardinghi, ma in ogni caso il Foligno non modificherà il proprio modo di giocare in base alla classifica o in base all’avversario di turno. Fino ad adesso il Foligno ha seminato bene ma raccolto poco ( il riferimento è alle partite giocate contro Avellino e Como ), mentre contro la Ternana ha giocato a singhiozzo, nel senso che, nel derby è come se si fosse assistito a più partite in una partita. Il Foligno in alcuni frangenti ha subìto, è andato in svantaggio, poi ha avuto la capacità di pareggiare, ha continuato a spingere rischiando più volte il vantaggio, è tornato a farsi schiacciare ed ha subìto il definitivo gol del 2-1. Per Domenica ci si aspetta una concentrazione per 90 minuti, che è quello che chiede mister Pagliari e poi bisogna tirar fuori quella grinta, quella cattiveria, quella fame che sono assolutamente fondamentali per tirarsi fuori dalla situazione attuale, per invertire questa rotta”.

Quindi, alla luce di ciò che mi ha detto, possiamo dire che la classifica del Foligno è bugiarda perchè nelle prime tre giornate non ha demeritato ?

Il Foligno nelle prime due partite ha giocato bene. Ad Avellino sicuramente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto perchè entrambe le squadre avevano costruito occasioni pericolose. L’Avellino è stato molto più cinico e concreto rispetto al Foligno che, ricordo, è una squadra molto giovane. Contro il Como, se il Foligno avesse chiuso il primo tempo sul 3-1, non avrebbe rubato niente, perchè c’erano stati almeno tre interventi importanti del portiere avversario, due traverse del Foligno e invece il Como al primo tiro dalla distanza ( un eurogol e tanto di cappello a Lewandowski ) si è portato in vantaggio. Quel gol puo’ starci, ma il Foligno ne avrebbe dovuti segnare tre. Il Foligno inoltre avrebbe dovuto avere un rigore che non gli è stato assegnato nel primo tempo. Nella ripresa ha pareggiato, ha iniziato a macinare gioco però poi ha subìto un rigore all’ultimo minuto che, poteva anche starci ma forse al 90° non l’avrebbe fischiato nessuno. La Ternana ha dimostrato di essere invece una squadra più matura (c’erano 54 anni di differenza tra una squadra e l’altra se non vado errato) e dunque ha confermato di avere un organico da piani alti. Il Foligno avrebbe potuto pareggiare, però, devo ammettere che non è uno scandalo il fatto che la Ternana abbia vinto”.

Sappiamo che il Foligno ha una squadra molto giovane. Ce lo puoi confermare ?

“Il Foligno ha cambiato molto rispetto allo scorso anno. Quelli che sono rimasti sono Cavagna, Coresi che diciamo sono i più “anziani”. Poi abbiamo Castellazzi che è un ’87 ma che rispetto agli altri componenti della squadra potremmo definire anch’egli “anziano”. Basti pensare che, non a Terni perchè squalificato, fino ad adesso ha giocato come terzino sinistro Messina che è un classe ’92. Sempre a Terni in attacco durante la partita ha fatto il proprio ingresso in campo Brunori Sandri, un giovane molto interessante già seguito da club di serie A e B, che dagli Allievi è passato in prima squadra. Lo stesso Brunori Sandri ha esordito lo scorso anno in occasione del ritorno dei playout proprio al “Liberati” ed è stato l’autore del cross al 93° minuto che ha poi portato al gol salvezza di La Mantia”.

Tra i tanti giovani del Foligno, saprebbe indicarcene qualcuno che potrebbe fare il salto di categoria ?

“Come le dicevo prima, Brunori Sandri ha già gli occhi addosso di numerose società di serie superiore essendo un giovane molto interessante che il Foligno ha però deciso di tenersi e non darlo via quest’anno sia per farlo crescere in casa, ma anche per un discorso di monetizzazione in futuro, sperando che il ragazzo possa continuare a mostrare di avere le armi giuste per poter ambire a palcoscenici importanti. Poi c’è Menchinella, che io chiamo il “Gattuso” del Foligno, di cui mi piace sottolineare la serietà e maturità, nonostante sia anch’egli un classe ’90. Questo ragazzo, che è sempre un prodotto del vivaio, è andato a farsi le ossa in Eccellenza e in serie D per due stagioni, l’anno scorso è tornato a Foligno, ha fatto oltre tre mesi di panchina, è voluto restare nonostante numerose richieste da parte di squadre di Seconda Divisione, ha iniziato a guadagnarsi le sue presenze nel girone di ritorno, Pagliari l’ha fatto giocare e adesso è quasi un titolare inamovibile e addirittura l’ultimo giorno di mercato sono arrivate anche richieste dalla serie B, cosa che, 6-7 mesi prima, non si sarebbe aspettato nessuno, nemmeno il calciatore stesso. E’ il classico mediano di rottura, dunque non “bello” da vedere in quanto pecca un po’ nella tecnica”.

Com’è andata la festa degli abbonati ?

“Giovedì abbiamo organizzato questa festa degli abbonati ed è la prima volta, ma forse si è trattato di un evento unico a livello nazionale perchè si è trattata di una serata dedicata solo ed esclusivamente agli abbonati, ma ovviamente l’ingresso era consentito anche alle autorità e agli sponsor. Sono stati consegnati dei piccoli premi a sorpresa agli affezionati supporters. La società Foligno Calcio, ci tiene a sottolineare questo evento, sia perchè lo si è festeggiato nonostante si fosse reduci da tre sconfitte e ovviamente sarebbe stato più bello se fosse stato preceduto da una vittoria, ma anche perchè a Foligno non c’è una grossa abitudine a fare l’abbonamento. A Foligno, lo zoccolo duro, è rappresentato da quelle 250-270 persone che ogni anno, nel bene o nel male, hanno sempre dimostrato fiducia nei confronti della società ed è per questa ragione che, il Foligno, ha voluto dar vita a questo momento conviviale, per ringraziarli, anche dopo due anni di assoluta sofferenza”.

Grazie mille, a risentirci…

 

A cura di   Giulio Maria Vallone