Coppa Italia Lega Pro 2° turno: Ischia – Benevento 1-0. Sanniti eliminati.

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Rete: 8′ st Masini.

Ischia Isolaverde (4-2-3-1): Pane; Finizio, Rainone, Cascone, Mora; Liccardo (36′ st Arcamone), Alfano; Longo, Masini, Armeno (9′ st De Francesco); Austoni (22′ st Cunzi).
A disp.: Taglialatela, De Giorgi, Lubrano, Cucinotta.
All.: Campilongo.

Benevento (4-3-3): Gori; Ferretti, Frasciello, De Risio, Anaclerio; Di Deo (20′ st Porcaro), Espinal; Carretta (28′ st Lorusso), Buonaiuto, Di Piazza (15′ st Montiel); Altinier.
A disp.: Zummo, Taddeo, Petrone, Fiore.
All.: Carboni.

Arbitro: Sig. Antonello Balice della sezione AIA di Termoli
Assistenti: Sigg. Luca Solazzi della sezione AIA di Avezzano e Domenico Campitelli della sezione AIA di Termoli.
Ammoniti Mora, Masini, Rainone e Armeno (I); Anaclerio e Ferretti (B).

Non essendo potuti andare fisicamente in quel di Ischia, e non essendoci stata nemmeno una diretta streaming, o almeno radiofonica, per seguire questa gara di coppa italia lega pro, ci siamo potuti affidare solamente agli aggiornamenti su facebook della pagina Mai stati lì (trasmissione radiofonica di Radiocittà).
Da quel poco che siamo riusciti a capire, l’andamento della gara da parte del Benevento si è svolto come nelle precedenti partite di campionato, con un netto calo di condizione nella ripresa.
Sapevamo già che mister Carboni non puntava alla coppa come risultato stagionale (quale squadra sembra farlo, se non quando si ritrova a disputare almeno semifinale o finale?), ma guardava al match infrasettimanale come un’occasione in più per vedere all’opera alcuni elementi che non trovano o trovano poco spazio nel corso delle partite di campionato.
Però per quanto ci riguarda personalmente, non vediamo di buon occhio questo atteggiamento lassista nei confronti della coppa italia, che questa sia quella maggiore, o che sia di lega pro; a maggior ragione quando lo stesso allenatore, in conferenza stampa, domenica scorsa dopo il pareggio casalingo con il Perugia, affermava che per lui, tutti i giocatori della sua rosa sono titolari.
Ci mancherebbe che l’allenatore non la pensasse così sui propri giocatori, ma stranamente anche noi siamo d’accordo con questa sua affermazione. Parliamoci chiaro, nella formazione scesa in campo oggi pomeriggio ad Ischia, avevamo Gori in porta (titolarissimo negli anni passati, e tornerà ad esserlo anche in campionato), Anaclerio che ha persino militato in serie B da titolare col Bari per anni, Di Deo ed Espinal che ad inizio stagione erano considerati anche loro titolari nella schiacchiera base, Carretta che l’anno scorso ha svolto un ruolo da protagonista nella salvezza del Barletta, Buonaiuto che è quasi sempre il 12° uomo, il primo dei sostituti, Di Piazza che sì tornava da un infortunio, ma che l’anno scorso era tra i titolari a Gubbio, Altinier che ovunque è andato pure giostrava da attaccante titolare.
Se proprio vogliamo contestare la non titolarità di qualcuno, possiamo trovarla in Ferretti (giunto quest’anno dalla primavera del Milan), Frasciello che viene da un infortunio, cresciuto nel vivaio giallorosso e che l’anno scorso giocò spesso a Brindisi in serie D, e infine De Risio mandato a farsi le ossa a Celano e Catanzaro, ma mai pienamente titolare.

Insomma, quella scesa oggi in campo era una formazione con almeno otto undicesimi che giocherebbero tranquillamente titolari in molte delle squadre di lega pro (sia prima che seconda divisione).
Come è possibile quindi che di fronte ad una squadra di seconda divisione, che in otto giornate ha raccolto otto punti, ed è in piena zona retrocessione, scesa in campo poi con diverse riserve (mancavano gli ex giallorossi Pedrelli, Nigro e Di Nardo), il Benevento che è una squadra di serie superiore, di fascia alta e soprattutto con diversi giocatori che non hanno nulla da invidiare ai titolari di diverse squadre di pari categoria, non riesca a fare di più di quel che ha poi effettivamente fatto?
Perdere 1-0 e con al massimo una sola azione degna di nota è il colpo di testa del difensore centrale Frasciello sugli sviluppi di un calcio d’angolo?
Ma come si può andare avanti con un atteggiamento simile? E come può l’allenatore stesso cercare nelle cosiddette riserve delle valide alternative ai titolari, se nessuno dimostra qualcosa nemmeno in queste gare?
Forse le critiche fatte dalla stampa a Carboni, e all’atteggiamento della squadra visto nella ripresa di Benevento-Perugia, effettivamente non erano poi così lontane da quella che è la realtà dei fatti.

Speriamo solamente che l’uscita dalla coppa italia lega pro, serva di lezione all’allenatore e ai suoi giocatori per far sì che il prosieguo in campionato sia all’altezza delle aspettative della società e dell’ambiente tutto.
L’Ischia qualificatasi al terzo turno eliminatorio (quello a gironi con partite di sola andata), se la vedrà quindi con il Lecce e con la vincente di Salernitana-Catanzaro.