Conferenza stampa: parlano Montiel, Di Deo e il mister Carboni.

611

montiel

José Montiel, centrocampista del Benevento.

Quello dove ho giocato domenica è un ruolo dove mi trovo meglio, arrivo più facilmente all’area.
Secondo me prima del campionato tutte le squadre possono vincerlo, questo è il mio pensiero.

di_deo

Guido Di Deo, centrocampista del Benevento.

Tutti abbiamo fatto quello che ci ha detto il mister, la prossima partita affronteremo una squadra di categoria superiore, e noi cercheremo di ripetere la prestazione precedente, cercando di passare allo step successivo.
Per quanto riguarda l’aspetto fisico stiamo cercando di arrivare al top per il 1 settembre, è questo l’obiettivo primario. Penso che già domenica scorsa abbiamo fatto vedere che stiamo abbastanza bene.
Quello che posso dire è che appena sono arrivato ho notato una cosa importante: unione di intenti da parte di tutti, ed è una base importante per costruire qualcosa di buono.
Nella squadra vedo una forte dose di sacrificio e quindi sono ottimista per il futuro.
Mi accodo anche io a quello che ha detto José riguardo alla vittoria in campionato, gli obiettivi si raggiungono sul campo e non a parole.

carboni guido

Guido Carboni, allenatore del Benevento.

Bisogna cercare in queste settimane che precedono il campionato con ragione di causa. La coppa Italia per noi è gratificante, ma non di grande valore e spessore. Per quanto riguarda la coppa italia lega pro, alla lunga diventa più un peso. Domenica mi interessava vedere l’approccio contro una squadra di pari categoria. Contro il Lanciano faremo il nostro massimo, ma un eventuale non passaggio, non sarà un fallimento. Questo periodo qui è ancora una fase di preparazione.
Sulla formazione di domenica ancora non so chi schierare, ci sono ancora un paio di soluzioni da verificare; al momento Buonaiuto è fermo per una botta ricevuta sulla caviglia che già gli faceva male, e poi dobbiamo vedere il recupero di Di Deo.
Dal punto di vista tecnico e fisico non saremo al top, ma dal punto di vista caratteriale siamo al top.

Nel girone stilato abbiamo tante squadre importanti, e rispetto al girone A credo che ci sia qualche squadra in più che punta alla vittoria, soprattutto le retrocesse dalla B; poi le solite corazzate: Perugia, Frosinone, Catanzaro, la Salernitana, sono tante le squadre che ambiscono, e noi dobbiamo essere pronti perché siamo forti ma non siamo ancora più bravi.
Non andando nello specifico contro il Pontedera mi è piaciuto l’impatto della squadra che ha provato a fare quello che testiamo in allenamento. Poi c’è stata qualche sbavatura, che ora ci stanno, ma che in futuro dovremo limare perché con squadre forti e attaccanti di spessore puoi rimanere fregato.
Il calcio d’agosto è sempre un po’ particolare.
La prima di campionato spero che la giocheremo in casa, perché giocando in casa, con la nostra tifoseria e tanta gente dalla nostra parte sarebbe un’arma in più, un piccolo vantaggio, alla fine dovremo comunque incontrarle tutte.
Non sono un integralista dei moduli, sto provando delle soluzioni, qualche certezza ce l’abbiamo, poi dovremo vedere volta per volta in base a chi ci troveremo di fronte. La rosa ancora non è definita, e il modulo non è importante, Montiel può ricoprire quel ruolo perché è tra i tanti che ha provato in carriera; di certo più vicino alla porta è, meglio è per lui, visto che ha il tiro.
Mancosu se interpreta il ruolo che gli chiedo, può fare sia l’interno di centrocampo che uno degli attaccanti esterni.
Dal mercato chiedo un difensore centrale e un terzino sinistro per avere competitività nei ruoli. A sinistra abbiamo solo Anaclerio, perché D’Angelo abbiamo intenzione di cederlo per farlo crescere e giocare. Alla società chiedo giocatori di livello, che possono anche giocare da titolare. Dobbiamo pensare anche al mercato in uscita però.
Benevento poi è una piazza appetita da molti, e dobbiamo prendere quei giocatori che potranno esserci utili.

Mi ero preso questo periodo, fino al 20-22 agosto, per avere una valutazione a 360 gradi su quei giocatori tornati dai prestiti. L’importante è che i giocatori giovani abbiano delle qualità; sono contento di Vacca, De Risio, Carretta, giusto per fare qualche nome. E’ chiaro che poi essendo in tanti rischiamo di penalizzare qualcuno. Poi con la società farò un punto della situazione e vedremo se cedere qualcuno per farlo giocare di più. Ai giovani non dico di avere la mia fiducia, ma di avere la fiducia della squadra, se il giocatore non ce l’ha, rischia di perderla anche se ha tutta la fiducia da parte dell’allenatore.
Sarebbe un motivo di soddisfazione da parte della società l’esplosione di qualcuno di questi giovani.
Molto dipenderà dalla volontà dei giocatori, io non regalo niente a nessuno, ma non tolgo nemmeno niente a nessuno, non dò la titolarità certa a nessuno.
Per avere rose competitive è necessario avere dei cambi all’altezza dei titolari. Se vedete gli ultimi campionati vinti, ogni rosa ha giocatori all’altezza. Altinier in ritiro ha lavorato molto, nel modulo può integrarsi, e per me al momento è un’arma in più. Se poi un giocatore mi dice che preferisce andarsene, allora valuteremo di conseguenza.