Claudia e Giuliano, i due cuori dello sport sannita

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Il miglior direttore sportivo di Benevento non ha ancora compiuto un anno. Con gli occhi luccicanti osserva la mamma e il papà discutere delle passioni di una vita, dei momenti felici vissuti sul parquet di palazzetti più o meno infuocati, in categorie a loro modo insidiose. Il piccolo Andrea non lo sa, ma condivide la casa con quelli che ogni allenatore definirebbe due veri e propri assi. E’ lui il loro principale motivatore. “Sì ma consentimi di dire che condividere la casa è una frase eccessiva, diciamo che da quando è nato la casa è tutta sua…”, ci tiene a precisare Giuliano, che di cognome fa Sangiuolo e con la pallamano ha un rapporto empatico da quando ha praticamente visto la luce. Come il fratello Andrea, d’altronde, altro perno di quella Pallamano Benevento che si sta togliendo soddisfazioni in serie A da ormai cinque anni a questa parte.

claudia anastasioDall’altro lato mamma Claudia parla con facilità e felicità di ciò che la pallacanestro ha saputo regalargli: gioie ed esperienze di vita. Cognome Anastasio, ruolo guardia. “Tornerò in campo da mamma e dopo quasi due anni e mezzo di inattività. Mi piace prendermi le mie responsabilità, prediligo il tiro dalla lunga distanza e spero di ritornare presto in forma considerando la lunga assenza dal campo”. Prima stagione a Benevento nel GS Meomartini che ambisce ad un ottimo campionato in serie C. Casertana di nascita, ha girato praticamente l’Italia intera. “Ho esordito in A2 a 15 anni e lasciato la mia città quando ne avevo 19. Reggio Emilia, Viareggio, Civitanova Marche, Campobasso, sono solo alcune tappe della mia carriera. Ora Benevento. E’ una sfida bellissima, il gruppo è straordinario, la società ci fa sentire come se fossimo in famiglia. Non potrei chiedere di più, sono convinta che riusciremo a fare un’ottima stagione, il resto verrà da sé”.

giuliano-sangiuolo-2Neanche il tempo di chiedersi come sia possibile superare i 35 anni mantenendo la voglia di sempre, che dall’armadio spunta fuori una casacca. “Non una qualunque, è delle Olimpiadi di Roma 1960”. Numero 15 bianco cucito sull’azzurro intenso, profumo inconfondibile di storia. “Tutto quello che ho raggiunto sul campo lo devo alla persona che l’ha indossata”. E quella persona è Giovanni Gavagnin, nonno di Claudia entrato con pieno merito nella Hall of Fame del basket italiano nel 2009: due scudetti e due Coppe Intercontinentali con Varese; una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe con la Partenope Napoli. “Il suo esempio mi ha trasmesso la cultura del lavoro e del sacrificio, oltre che tantissima umanità”.  Valori che in campo gioveranno senz’altro al GS Meomartini ma che vengono incarnati anche da Giuliano nella sua Pallamano Benevento. “Nella stracittadina contro la Valentino Ferrara ci siamo tolti una bella soddisfazione, ma puntiamo principalmente alla crescita dei nostri giovani perché il futuro dello sport sannita è nelle loro mani, è bene non dimenticarlo”. Il derby in casa, invece, lo vince sempre il piccolo Andrea. Che magari ancora non può comprenderlo, ma è nato proprio sotto una buonissima stella.

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...