Ciciretti: “Marotta ancora non mi ha offerto nulla. Tour de force? Siamo pronti”

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Amato Ciciretti
Quattro assist e una prestazione da incorniciare per Amato Ciciretti che contro la Casertana non è andato a segno ma ha messo in mostra una prestazione devastante. E’ stato proprio lui a parlare in conferenza stampa a Paduli per presentare la sfida di Pagani. Prima però una confessione comica: “Marotta non mi ha ancora offerto la cena, è un po’ tirchio…”

Calendario – “Sappiamo che quest’anno le gare sono tutte impegnative, ora ne abbiamo tre a distanza ravvicinata ma penso che la cosa fondamentale sia portare a casa le vittorie. Non temiamo gli effetti collaterali del 6-0. Sappiamo che la partita è andata così perchè si è messa in una certa maniera. Se fosse entrato il rigore di Mancosu sarebbe andata diversamente. Ora pensiamo solo alla Paganese, una partita difficile quella che ci attende sabato”.

Avversari – Quest’anno abbiamo sempre affrontato squadre che si chiudono là dietro e cercano di ripartire. Sappiamo come giocano, ma andremo lì per prendere i tre punti che sono la cosa fondamentale.

Prestazione – “Quando faccio male sono il primo ad accorgersene. Lo dirò sempre quando sbaglio a interpretare una partita. Può capitare di sbagliare una gara, l’importante è che quella successiva dimostri che sei tornato e che puoi fare bene”.

Maturità – “Credo di essere maturato sia a livello calcistico che umano. Questo lo devo ai miei compagni e allo staff che mi ha dato un grande contributo quest’anno. Se mi sento importante è grazie a loro, altrimenti un calciatore non potrebbe mai sentirsi importante da solo. E’ tutta una questione mentale, bisogna trovare l’ambiente giusto e le persone giuste per fare un salto di qualità anche a livello tecnico. Negli anni precedenti ho seguito il Benevento e ho sempre pensato che sarei venuto qui a giocarmi il campionato”.

Condizione fisica – “Stiamo benissimo, non c’è un giorno che non corriamo quindi è inutile parlarne. Forse è proprio questa la differenza con gli altri. Non ci spaventa giocare due volte in quattro giorni”.

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...