Bucchi: «Partite del genere vanno vissute al massimo senza avere rimpianti»

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Tempo di conferenza stampa in casa Perugia. A parlare e a presentare l’importante appuntamento di sabato prossimo contro il Benevento è il tecnico Cristian Bucchi. L’allenatore umbro parla della semifinale da contendere nell’arco di 180′ ai giallorossi di Baroni.

SCELTEL’aspetto fisico sarà importante perchè non possiamo permetterci dei cambi già sicuri. Dobbiamo entrare in campo con undici giocatori che possano giocare tutta la partita, facendo così dei cambi tecnici e non per motivi fisici. Questo sarà un elemento di valutazione per la formazione. Dal punto di vista tattico non ci saranno tante differenze rispetto agli incroci di campionato. Cambia tanto, invece, dal punto di vista psicologico. Ai play off non ci sono prove d’appello. Sbagliare anche una sola delle due partite significa andare fuori, dire addio al sogno della serie A. L’undici iniziale ce l’ho in mente, ovviamente poi voglio vedere come rispondono i ragazzi nei prossimi allenamenti.

CONDIZIONEPrima di Latina abbiamo osato. Era l’ultima settimana piena, non sapevamo se avessimo fatto i play off da quarti, quinti o sesti. E’ stata l’occasione per lavorare e mettere dentro qualcosina, sapendo che qualcuno potesse rischiare un affaticamento o non essere brillantissimo sul campo. E’ stato un rischio calcolato per arrivare alla settimana attuale a fare lavori quasi esclusivamente personalizzati. Abbiamo cercato di fare ritrovare quasi a tutti una condizione il più vicino possibile a quella ottimale, è logico che non è facilissimo perché tanti giocatori vengono da periodi difficili o da infortuni. Il blocco squadra credo possa garantire una buona tenuta dal punto di vista fisico.

DISCORSONon farò raccomandazioni particolari, dovremo dimostrare di essere quel blocco granitico evidenziato per gran parte del campionato. Una squadra compatta in ogni fase, di aggressione, di non possesso o di costruzione. Quelle che sono sempre state le nostre caratteristiche. Dirò ai ragazzi di vivere queste emozioni al massimo, abbiamo lavorato sodo undici mesi per arrivare qua con il sogno di giocarci queste partite per arrivare in serie A. Sarebbe un peccato non viverle al massimo, non dovremo avere rimpianti piuttosto rimorsi per aver sbagliato qualcosa ma non per non averci provato.