Domani il Benevento andrà a Cittadella per l’andata della semifinale playoff, dopo che il Cittadella nel turno preliminare ha battuto in trasferta lo Spezia. Ecco dunque la conferenza stampa del mister giallorosso Cristian Bucchi.
CITTADELLA – Per l’ennesimo anno credo che sia stato fatto un gran lavoro a Cittadella perché per diversi anni arrivano a disputare i playoff. E’ una squadra fastidiosa, con cui abbiamo avuto molto a che fare quest’anno e che può portare molte difficoltà.
Per noi deve contare come scendere in campo, e non la graduatoria in classifica dopo l’esclusione del Palermo; non facciamo calcoli, non speculeremo né all’andata né al ritorno, giocheremo per fare un gol più degli avversari.
Dobbiamo essere bravi nello sbagliare il meno possibile, credo che questo tipo di partite le vinca chi sbaglia meno degli altri. Dovremo ridurre al massimo tutti gli errori, gli stessi errori che nell’ultimo periodo ci hanno fatto prendere troppi gol.
GIOCATORI – Tranne Asencio che è stato male stanotte, sono tutti convocati. Tra quelli che tornano dagli infortuni, Del Pinto è quello più indietro, ma già averlo con noi è importantissimo perché al di là del rendimento in campo è molto importante all’interno dello spogliatoio. Non abbiamo provato molto ultimamente a causa del maltempo, ma abbiamo ancora una seduta a disposizione.
La condizione fisica conta molto, ma ancor di più la condizione mentale. Il Cittadella in questo è molto carica perché non deve per forza andare in serie A, ha passato il primo turno con una vittoria fuori casa, ha giocato solo quattro giorni fa, quindi è carichissimo per questa partita che per noi e per loro sarà comunque difficilissima.
SEMPLICITA’ – Il vissuto del campo e dello spogliatoio fa sì che alcuni giocatori diventano leader, anche silenziosi, e credo che nei momenti di difficoltà questi giocatori devono mostrarci la via, nell’arco di queste due partite in cui ci saranno momenti difficili e complicati. Noi dobbiamo essere bravi a non perdere mai le nostre certezze, cioè di giocare bene, giocare per far gol, giocare come squadra, non dobbiamo perdere la semplicità mostrata come nell’ultima gara a Brescia.
CONDIZIONE – Per quanto riguarda la condizione fisica noi stiamo bene, abbiamo avuto il merito di avere una continuità che ci fa arrivare a questo punto della stagione molto tranquilli. Abbiamo benzina, quindi dovremo spingere portando il discorso fisico dalla nostra parte. Abbiamo lavorato molto sulla parte difensiva, sull’essere molto squadra, se qualcuno della rosa vuole pensare di risolvere da solo i problemi difensivi o offensivi, sarà lui ad essere il primo problema.
CONVOCATI E GARA DI BRESCIA – Non c’è Goddard, come non c’è Volpicelli perché nei convocati qualcuno finisce comunque in tribuna. Essendo una partita complicata e in trasferta non possiamo portare troppi giocatori che resteranno comunque fuori. Per quanto riguarda Di Chiara ho letto molti commenti sulla sua prestazione a Brescia, ma credo che a volte su di lui ci si sia accaniti troppo negativamente. Credo che lui sia un giocatore molto importante e anche lui ci darà una mano, anche chi giocherà un solo minuto dovrà essere determinante e questo vale anche per lui.
Riguardo Gori, l’ho ringraziato per tutto quello fatto in stagione, quotidianamente, dentro e fuori al campo, per far crescere Montipo’ non essendo mai ingombrante e cercando sempre di incoraggiarlo. Noi siamo fortunati ad avere un giocatore come Gori in rosa.
SPETTACOLO E VAR – Nella parte finale di questo campionato abbiamo visto una tendenza a fare meno calcoli da parte di molte squadre, ho visto molti gol, molto più spettacolo e divertimento. Si è pensato di meno ad arrivare al risultato in maniera conservativa. Il calcio è uno sport fatto in cui si deve giocare e attaccare principalmente.
Ai ragazzi ho detto di abituarci velocemente al VAR, continuando a giocare comunque sempre fino all’ipotetico fischio dell’arbitro, io credo che nel bene o nel male il VAR possa essere il miglior garante per tutti. Due anni fa con il Perugia qui a Benevento abbiamo avuto un antesignano del VAR, magari se non ci fosse stato quell’episodio ora non sarei qui.