Benevento – Messina 0-0. Sanniti alla “Dr Jekyll e Mr Hyde”.

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BN-ME (3)

Benevento (3-4-3): Piscitelli; Bonifazi, Lucioni, Padella; Troiani, Vitiello (dal 76’ Cruciani), Marano, Bianco (dal 60’ Pezzi); Di Molfetta (dal 64’ Campagnacci), Cissè, Mazzeo.
A disp.: Calvaruso, Mazzarani, Ciciretti, Porcaro, Som, De Falco, Del Pinto.
All.: Cassia (Auteri squalificato)

Messina (4-4-2): Berardi; Frabotta, Martinelli, Palumbo, De Vito; Bramati (dal 56’ Barilaro), Fornito, Giorgione, Padulano (dal 73’ Tavares); Cocuzza, Biondo (dal 60’ Russo).
A disp.: Addario, Fusca, Longo, Barraco, Bossa.
All.: Di Napoli.

Arbitro: Sig. Vito Mastrodonato della sezione AIA di Molfetta.
Assistenti: Sigg. Antonello Mangino della sezione AIA di Roma 1 e Riccardo Fabbro della sezione AIA di Roma 2.
Ammoniti: 15′ Fornito (M), 45′ Marano (B), 46′ Frabotta (M), 65′ Russo (M), 89′ Cissè (B).
Espulsi: 97′ Cissè (B), 97′ Berardi (M), entrambi per condotta violenta.
Angoli: 5-5 (Pt 3-2).
Recupero: Pt 4’, St 5’ (gioco poi interrotto per rissa Cissé-Berardi, e continuato con altri 4′ addizionali, il cronometro dello stadio si è fermato a 99′).
Spettatori: 2.981 (1.665 abbonati, e 865 paganti).

Dopo la prestazione monstre di domenica contro il Foggia, il Benevento torna a giocare nuovamente nelle mura amiche per il recupero della 1a giornata contro la ripescata Messina. Auteri (squalificato per la diatriba con il tecnico foggiano De Zerbi) decide per un ampio turnover, lasciando tra gli 11 titolari solo 4 giocatori della sfida di tre giorni prima: Piscitelli, Lucioni, Cissè e Mazzeo.

Purtroppo i cambi incidono negativamente sul match, con una trama di gioco difficile da visualizzare, mentre gli ospiti riescono a realizzare quello che era il progetto pre-partita, ovvero non prenderle.
Il Messina allenato da Arturo Di Napoli, bandiera peloritana e con un passato in serie A, è ben messo in campo, con spazi chiusi che impediscono ai sanniti di attaccarli al meglio.
Nonostante l’ottima preparazione tattica degli ospiti, il Benevento riesce comunque ad avere le sue occasioni per passare in vantaggio, e in due casi coglie anche il palo, con Cissé e Mazzeo, entrambi nel secondo tempo, sotto la curva Sud.

Ad accendere il match è un episodio purtroppo antisportivo avvenuto in pieno recupero: punizione per il Benevento nella propria trequarti, la palla arriva a Martinelli, difensore peloritano che non vuole restituire il pallone, a mò dei bambini che giocano nelle piazze cittadine, Cissé resosi conto che mancava pochissimo alla fine della contesa, strappa con forza il pallone dalle braccia di Martinelli e a difendere il proprio compagno arriva tutto sparato il portiere Berardi che si avventa su Cissé.
Dalla scaramuccia iniziale nasce ovviamente una rissa tra entrambe le squadre con alcuni giocatori che tentano di dividere i contendenti, intervengono anche quelli seduti fino a quel momento in panchina, e persino Di Napoli entra in campo per sedare il tutto.
E l’arbitro in tutto questo dov’era?
Se avesse redarguito al momento giusto Martinelli, reo di perdita di tempo, non avremmo assistito a scene disdicevoli più vicine alla boxe e al wrestling che non al mondo del calcio.
Il risultato di tutto? Alla fine il direttore di gara decide di punire solo Cissé e Berardi con un rosso a testa (Cissé tra l’altro era stato già ammonito all’89’).
Senza più sostituzioni, e con pochi minuti da giocare, il Messina manda in porta Russo che indossa i guanti e la maglia del secondo portiere, senza però poterli sporcare visto che in quei pochi attimi il Benevento non ha portato grattacapi alla porta avversaria.

Occasione persa per i giallorossi di portarsi momentaneamente in testa alla classifica con 7 punti, e pareggio che accontenta di più gli ospiti che al fischio finale (sopraggiunto ben 9′ dopo il 90′) esplodono di gioia e vanno poi a ricevere le lodi dai pochi tifosi giunti nel Sannio ad assistere alla partita.
La prossima gara si giocherà in trasferta ad Andria contro una squadra che in 3 gare ha raccolto 2 vittorie e 1 sconfitta.