Perché il Benevento non ha permesso l’esordio in serie A di Ghigo Gori?

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Ieri sera si è conclusa ufficialmente la seconda avventura del Benevento in serie A, con la gara Torino Benevento, pareggio per 1-1 allo Stadio Olimpico Grande Torino, una partita utile solo ai fini statistici poiché entrambe le squadre, quella di casa già salva, e quella ospite già retrocessa, non avevano più stimoli o motivazioni per dare agli spettatori televisivi un concreto interesse nell’assistere a questa “tenzone”.

UNICO INTERESSE – A dir la verità per molti tifosi, questa gara avrebbe potuto avere un minimo di interesse, solo nel caso in cui il portiere giallorosso, classe 1980, Piergraziano “Ghigo” Gori, fosse riuscito ad esordire in serie A, entrando di diritto nella storia della massima categoria come il debuttante più anziano, stracciando il record mantenuto da Maurizio Pugliesi, portiere ex Empoli che nel 2016 debuttò a 39 anni e 6 mesi. Un altro record che Gori avrebbe potuto realizzare sarebbe stato quello di essere il primo calciatore del Benevento ad aver maturato presenze in ogni categoria professionistica (dalla C2 alla A).

I PRESUPPOSTI – In settimana i presupposti per cui ciò potesse accadere c’erano tutti: due squadre che non avevano più nulla da chiedere al campionato; il portiere titolare Lorenzo Montipo’ assente nella lista dei convocati comunicata dal Benevento Calcio il 21 maggio (comunicazione fatta su tutti i propri canali ufficiali); la contemporanea presenza di Gori nella suddetta lista, e gli articoli scritti da colleghi sia della stampa locale che nazionale (Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport) che auspicavano/prevedevano il possibile esordio di “GhigoGoriBatman”.

L’ASSENZA – Con somma sorpresa di molti, sia addetti ai lavori che tifosi, alla consegna delle formazioni ufficiali, si è saputo che Gori non solo non sarebbe partito titolare, con l’esordio del 33enne Nicolò Manfredini tra i pali, ma che non si sarebbe seduto nemmeno in panchina, bensì avrebbe assistito dalla tribuna ad un match a cui invece avrebbe dovuto partecipare da “protagonista”.

LA SPIEGAZIONE UFFICIALE – Nel prepartita su Sky, il telecronista Antonio Nucera aveva annunciato che nel post partita la società giallorossa avrebbe spiegato il perché dell’assenza di Gori dalla distinta ufficiale e la sua conseguente presenza sugli spalti, ma nel post gara l’unica spiegazione da un tesserato del Benevento Calcio è arrivata per bocca del mister Filippo Inzaghi che ha “liquidato” la faccenda affermando che l’assenza di Gori dal campo era dovuta ad un “problema burocratico”, e che personalmente questa situazione gli era molto dispiaciuta, soprattutto per un giocatore che conosceva da tempo, avendolo allenato già a Venezia in serie B nella stagione 2017-18 quando il Benevento nel frattempo assaporava per la prima volta i campi di serie A.

IL PROBLEMA BUROCRATICO – Ma allora cosa potrà mai essere questo “problema burocratico” che ha impedito la realizzazione di una favola calcistica che avrebbe reso felice un ragazzo di 41 anni e con lui tanti tifosi sanniti?
Per cercare di venire a capo di questa faccenda, bisogna però andare a spulciare il regolamento riguardo la composizione e presentazione delle liste per la serie A; il suddetto comunicato ufficiale 83/A valido dalla stagione 2014-15 afferma quanto segue:

Comma 6:
Le società di Serie A, in qualsiasi momento della stagione sportiva, possono procedere alle variazioni di seguito indicate dell’elenco dei 25 calciatori: a) sostituzione di un portiere con un altro portiere.

Comma 7:
Le variazioni dell’elenco, intervenute fuori dai periodi di campagna trasferimenti, acquisiscono efficacia, purché siano trasmesse via PEC alla Lega entro le ore 12:00 del giorno precedente la gara, ad eccezione della sostituzione del portiere che potrà essere comunicata via PEC alla Lega prima dell’inizio della gara, con contestuale consegna di copia della comunicazione al Delegato di gara della Lega.

QUALI SONO I VERI MOTIVI? – Allora se è vero come è vero che il Benevento Calcio avrebbe potuto comunicare in qualsiasi momento alla Lega di Serie A, ovviamente prima della disputa della gara col Torino, l’inclusione nella lista di Gori in luogo di Montipo’, avendo l’unico obbligo di provvedere a tale adempimento unicamente a mezzo PEC (e con la tecnologia odierna tutto ciò poteva essere fatto anche con un semplice smartphone) e successivamente comunicare l’invio della PEC al Delegato di gara della Lega, perché tutto questo non è stato fatto?
Quali sono i veri motivi alla base di tale dimenticanza da parte di una società di serie A, che è conosciuta in Italia oltre che per la solidità economica e la serietà del presidente, anche per l’organizzazione capillare ed estremamente professionistica di ogni singolo settore societario?

Aspettiamo fiduciosi la tesi ufficiale del Benevento Calcio.