Benevento – Lecce. Dalla sala stampa: Lerda, Brini, Lopez, Papini, Campagnacci, Mancosu.

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Lerda

Franco Lerda, allenatore Lecce.
Diventa difficile parlare ora di qualificazione, c’è molto equilibrio tra le due squadre. Dopo un primo tempo passato in vantaggio speravamo di vincere. Il Benevento poi è venuto fuori e ha pareggiato; comunque è un risultato positivo.
Non c’è assolutamente paragone con la gara col Pontedera, quella era una parentesi.
Oggi l’approccio alla gara, la condizione fisica e quella mentale erano completamente diverse.
Credo che alla fine dei 90′ il risultato sia giusto, il Benevento pareggiando non ha rubato niente.
Anche al ritorno penso sarà una partita equilibrata, anche se abbiamo concluso la stagione 10 punti avanti, noi vantaggi non ne abbiamo, al massimo abbiamo solo quello di giocare davanti al nostro pubblico.

Brini-lecce

Fabio Brini, allenatore Benevento.
C’era forse fin troppa condizione, nel primo tempo si è visto molto nervosismo, e abbiamo giocato troppo con la palla lunga. Nel secondo tempo è cambiato tutto, credo che sia fuor di dubbio che le maggiori occasioni le abbiamo avute noi.
Il Lecce è diverso rispetto all’anno scorso, sono cambiati gli attori e se non fosse partito male per me avrebbe potuto vincere anche il campionato.
Non c’è un uomo in particolare che mi ha impressionato, ma ho visto un buon collettivo, quel che mi importa però è la prestazione della mia squadra.
Non dovevamo concedere tiri da fermo, conoscendo Miccoli, purtroppo non ci siamo riusciti così spesso come speravo.
Ogni partita ha una storia a sé, giocare alle 16 non è la stessa cosa che giocare alle 21. Ci confronteremo quindi anche con questo fattore.
Oggi vi dico che ho visto una buona condizione da parte nostra; nonostante il pareggio abbiamo continuato a giocare e credo che in questa maniera, con questo modulo di gioco, la squadra possa giocare bene.
Loro sulle fasce hanno fatto poco, anche se secondo le statistiche (che io non guardo mai, ma me le hanno dette), sia noi che il Lecce siamo le squadre che giocano di più sugli esterni.

 

Walter Lopez, terzino Lecce.
Questo pareggio vale tantissimo, nel primo tempo abbiamo fatto noi la gara, nel secondo tempo l’hanno fatta loro. Ora giocheremo in casa coi nostri tifosi che sicuramente ci daranno una carica in più.
Tutta la squadra, non solo la difesa, è stata migliore rispetto alla gara col Pontedera, che penso sia stata la gara più brutta da noi disputata quest’anno.
Loro attaccavano sempre in profondità e quindi, sebbene preferisca scendere spesso, sono stato più attento e bloccato dietro visto che sono prima di tutto un difensore.

 

Romeo Papini, centrocampista Lecce.
Con mister Brini ho fatto due annate, la prima a Terni e la seconda a Carpi dove abbiamo vinto il campionato l’anno scorso. Lo reputo un grande allenatore e una persona in gamba, a Carpi quando è venuto la squadra era a pezzi e lui ci ha portato poi in B. In campo ci vanno sempre i calciatori, quindi non temo il mister Brini.
Seppur non abbiamo creato molte occasioni, per 30-35 minuti abbiamo tenuto il pallino del gioco; sapevamo che era una partita difficile perché il Benevento è stato creato per vincere il campionato e non per partecipare ai play-off.

[Sul tocco di mano successivo alla sua ammonizione] La palla l’ho toccata tra la spalla e l’attaccatura del braccio, non con la mano, ma onestamente per me non c’era una seconda ammonizione, ma se fosse accaduto sarebbe stata una decisione inappellabile da parte dell’arbitro.

 

Alessio Campagnacci, attaccante Benevento.
Sono contento della mia prestazione, e di quella della squadra, sono rammaricato del nostro primo tempo; anche se il Lecce è secondo me la squadra più forte che abbiamo affrontato.
Nel secondo tempo credo che la nostra squadra sia stata l’unica in campo; nel ritorno non cambierà niente, se affronteremo il Lecce come fatto nella ripresa non temiamo niente.
Siamo consapevoli delle nostre potenzialità, se giochiamo come sappiamo ci divertiamo sia noi che i nostri tifosi.
Queste sono partite delicate, forse abbiamo aspettato troppo il Lecce, a volte le partite non vanno come vorresti ma alla fine abbiamo fatto bene.
Era da tanto che non giocavo tutti i 90′ , ho avuto un po’ di crampi, ma negli ultimi 10-15 minuti correvamo di più noi che loro.
Il Lecce se la giocherà a viso aperto, il pareggio non basterà a nessuna delle due.
Bisognerà andare lì al 110 % e a 2000.

 

Marco Mancosu, centrocampista Benevento.
A fine primo tempo c’è stata una giocata che ho nettamente sbagliato, l’importante è stato rimediare poi col gol del pareggio.
A volte qualcuno la mette sul piano della gara tra fratelli, ma a me fa sempre piacere se i miei fratelli segnano [la domanda era sulla contemporanea segnature del fratello Matteo nel Trapani, Mancosu ha poi sottolineato come avesse segnato anche il suo primo gol nei professionisti il più piccolo Marcello che gioca nel Pavia].

Nel primo tempo ho avuto poche occasioni per mettermi in mostra, ma se fosse stato così anche nel primo tempo, forse ora sarei molto più stanco.
Loro sono una squadra quadrata e con grandi nomi, siamo nei play-off e non siamo macchine, siamo uomini, è normale che si possa avere un po’ di tensione.
Non ci avevo pensato ma sarà proprio così: a Lecce sarà una gara secca come è stata a Catanzaro, dovremo affrontare il Lecce come abbiamo fatto nel secondo tempo.
E’ difficile da decifrare, queste due squadre meritano la finale, decideranno gli episodi.
Guardate che il girone B di 1a divisione è veramente difficile, molte squadre meritavano di andare ai play-off. La gara Lecce-Pontedera dimostra il grosso equilibrio che c’è in questo campionato.

Anche giocare alle 16 è un episodio, se farà caldo lo sentiremo nei 90′.