Benevento – L’Aquila. Le dichiarazioni in sala stampa: Pagliari, Di Nicola, Dicuonzo, Piscitelli, Brini.

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PagliariFoligno

Giovanni Pagliari, allenatore L’Aquila.

Una grande goduria, ci mancavano giocatori importanti quest’oggi, ma il gruppo a mia disposizione è veramente forte. Triarico veniva da quattro tribune consecutive e sceso in campo poi ha fatto molto bene.
Manca ancora tanto, ma è una bella lotta per i play-off, poi considerando i tre punti che arriveranno con la Nocerina, non ci possiamo lamentare.
Faccio il mio plauso ai ragazzi che si allenano in settimana sempre a 2000 all’ora.
Ci siamo ripresi con gli interessi quella vittoria che è sfumata negli ultimi minuti della partita d’andata.
Abbiamo perso parecchi punti in casa, altrimenti a questo punto del campionato, avremmo potuto fare di più.
I numeri in trasferta sono stratosferici.
Abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti, e sono contento perché De Sousa era in un momento di difficoltà, la rete gli farà bene, così come gli ha fatto bene essere responsabilizzato con la fascia di capitano.
Alla vittoria ci ho creduto giusto un secondo dopo la marcatura del gol, prima no.

Ercole Di Nicola, direttore sportivo L’Aquila.

Noi avevamo previsto la soglia dei play-off a 48 punti, ora siamo a 49 (considerando anche i punti che verranno dalla gara con la Nocerina), quindi oggi si può dire che abbiamo blindato i play-off.
La vittoria contro il Benevento ha valenza doppia perché arrivata contro una grande squadra.
Oggi il nostro portiere Testa per me merita un 8 come voto in pagella.
Per 3 anni siamo stati il Benevento della C2, non riuscendo mai a salire nella categoria superiore, poi ci siamo riusciti anche grazie a mister Pagliari. In questo ultimo mercato di gennaio poi abbiamo ringiovanito la rosa, mandando via giocatori importanti come Di Maio, Carcione, Infantino e Ciotola; i risultati ci stanno ripagando delle scelte.

Riccardo Piscitelli, portiere Benevento.

A me è sembrata positiva la prestazione di tutta la squadra, soprattutto nel primo tempo abbiamo avuto molte occasioni.
Sul tiro del gol la palla mi è stata leggermente deviata e ciò mi ha tratto in inganno.
Rispetto a domenica scorsa siamo entrati in campo con una mentalità diversa, mi spiace che non siamo riusciti a trovare gli spazi per concludere.
Noi siamo andati molto bene dietro, considerate che gli attaccanti avversari a parte la rete sul finale di gara, non sono mai arrivati nella nostra area.

Stefano Dicuonzo, terzino Benevento.

Purtroppo non abbiamo avuto la cattiveria giusta, e poi abbiamo trovato un portiere in stato di grazia, e non è la prima volta che ci succede in campionato, ciononostante dobbiamo insistere.
Ci può stare di perdere prendendo un gol alla fine, questo perché la palla è rotonda. Gli ultimi venti minuti siamo calati psicologicamente, fisicamente c’eravamo ancora, in fondo la partita l’abbiamo fatta sempre noi, questo è un dato di fatto, ora alziamo la testa e rimettiamoci subito al lavoro.
Sono sicuro di quello che valgo, di quello che so fare, la sicurezza mi viene da quello che faccio in settimana in allenamento.
Abbiamo avuto troppa frenesia in alcuni momenti sbagliando l’ultimo passaggio.
Eravamo troppo sicuri di vincere la partita.
Sul loro gol eravamo inizialmente scoperti, poi abbiamo recuperato la posizione e ci ha puniti quella deviazione sulla conclusione di De Sousa.
E’ troppo importante trovare la rete prima degli avversari in alcune partite, purtroppo oggi sono stati fortunati gli altri e non noi.
Non vedo l’ora di ricominciare con gli allenamenti martedì.

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Fabio Brini, allenatore Benevento.

Non è facile dover giustificare un risultato del genere, ma è chiaro che la partita finisce quando fischia l’arbitro, come diceva il buon Boskov.
Siamo stati degli ingenui, nel calcio bisogna cercare il risultato a tutti i costi e alla fine è accaduto il patatrac. Io volevo avvertire i ragazzi, ma non c’è stato il tempo.
Oggi eravamo partiti nel modo giusto, un pizzico di cattiveria in più non guasterebbe. La squadra ha fatto tutto quello che doveva fare.
Mantenere un tale ritmo per 100′ non è semplice, per questo dicevo che bisogna ragionare di più invece di cercare il risultato ad ogni costo.
Guerra se fosse stato più cattivo a quest’ora avrebbe avuto in carniere 4-5 gol; non penso che la sua posizione attuale in campo sia per lui deleteria.
Credo che la prestazione l’abbia fatta, ha bisogno di un po’ più di cinismo e cattiveria, ma lui non è l’unico che dovrebbe averne bisogno.

Il direttore sportivo Di Somma è stato allontanato dalla panchina perché ha parlato con l’arbitro, eppure l’ha fatto in modi normali ed educati, e mi sembra strano che ora non ci possa più essere la possibilità di discutere col direttore di gara. Se Di Somma si fosse comportato in tutt’altro modo, allora il suo allontanamento sarebbe stato giustificato.
Alla squadra ho detto che non bisogna abbattersi, è chiaro che in una sconfitta come quella di oggi è difficile riuscire a trovare delle giustificazioni.
Ho detto sin dall’inizio della mia avventura qui che non guardo mai la classifica, ma che avrei cercato delle soluzioni per permettere alla squadra di creare e segnare di più.
Bisogna essere professionisti anche nelle difficoltà.
Ora bisogna andare a Barletta e recuperare quello che abbiamo perso oggi.