Benevento – Gubbio. Dalla sala stampa: Tartaglia, Melara, Roselli, Baiocco, Brini.

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Angelo Tartaglia, difensore del Gubbio.
Il gol subito all’inizio ci ha tagliato le gambe, poi ci hanno segnato su due calci piazzati; abbiamo affrontato una grande squadra e domenica prossima ne affronteremo un’altra: il Lecce. E’ stato un grande onore per me giocare contro giocatori come Evacuo e Negro.

Fabrizio Melara, centrocampista del Benevento.
Sicuramente il fattore caldo ha influito molto, poi ci siamo allenati tutta la settimana sul sintetico con una superficie diversa da quella del campo, siamo calati fisicamente e mentalmente forse troppo, abbiamo concesso un po’ troppo anche se non ci hanno impensierito più di tanto, abbiamo tirato un po’ il fiato. Abbiamo comunque avuto una intensità importante, poi per una serie di fattori siamo venuti un po’ meno nel secondo tempo.
Sto in una buona condizione, quasi ottimale, ma mi manca ancora qualcosa, già al 65′-70′ la gamba non era più quella di prima. Tra il primo e il secondo tempo avevo un problema al flessore, ma niente di particolare, i medici mi hanno giusto chiesto come stavo.
Il gol lo dedico alla mia famiglia, presente in tribuna, oltre al ricordo di Carmelo, in più era il compleanno di mio padre, quindi la dedica va in particolare a lui.

Giorgio Roselli, allenatore del Gubbio.
E’ normale quando prendi un gol così velocemente che poi il resto della gara diventa più difficile. Siamo arrivati a Benevento con tanti ragazzi nuovi che non avevano mai giocato assieme. Il Benevento è al livello delle prime della classe, e per affrontare una squadra così forte avevamo bisogno di più compattezza.
Falzerano stava giocando con un’infiltrazione alla caviglia, ed è la prima volta in vita mia, almeno credo, che sostituisco un giocatore prima della fine del primo tempo. Dato che eravamo al 38′ già sul 3-0, ho preferito quindi toglierlo per precauzione.
Oggi abbiamo pagato una partita in cui non c’è stata affatto storia. L’unico rammarico è stato quello di non farla sudare più del dovuto al Benevento.

[Prima dell’intervento del portiere giallorosso, l’addetto stampa della squadra, la dottoressa Iris Travaglione comunica ai giornalisti presenti in sala stampa che il capitano Mengoni dedica il suo gol alla mamma che è la sua prima tifosa.]

Paolo Baiocco, portiere del Benevento.
Partite tranquille non ce ne sono mai, e pian piano stiamo prendendo ritmo con i nuovi compagni, oggi è andata bene sotto tutti i punti di vista e oggi sono molto contento della nostra vittoria.
Sicuramente voglio riscattarmi perché so di valere e che per questa maglia ne vale la pena, quindi continuiamo su questa linea che è buona.
Sull’errore fatto c’è stato un calcolo sbagliato del rimbalzo, essendoci allenati tutta la settimana sul sintetico non eravamo quindi abituati.
Con la difesa c’è sempre più sintonia e diamo sicurezza agli attaccanti che sono liberi di fare gol e non dover quindi sempre rincorrere risultati negativi. Cerchiamo di giocare con più tranquillità e continuità.

Fabio Brini, allenatore del Benevento.
Sono soddisfatto sicuramente dell’approccio alla partita, poi c’è stata la “novità” del 3-0 già al primo tempo, probabilmente era la prima volta che capitava, è chiaro quindi che nella ripresa la gestione doveva essere differente, però c’era qualche giocatore in difficoltà, un cambio già effettuato, e qualcuno che doveva uscire poi non è più uscito. Sicuramente dovevamo gestire un po’ meglio il secondo tempo. Però credo che l’interpretazione della partita sia stata giusta da parte dei ragazzi e sono contento per questo.
La convinzione è la base principale, poi ci sono squadre avversarie, il pallone, ci sono poi delle componenti che non puoi prevedere, ma l’importante è che la squadra sia consapevole della propria forza; mancando questo i risultati non arrivano, e sono quindi contento per questo motivo.
Dicuonzo ha sentito qualcosa e ha preferito uscire per non aggravare ancora di più qualcosa che poi verificheremo domani o dopodomani.
Un cambio che ci ha impedito successivamente la sostituzione per qualche altro giocatore; Celjak è entrato con lo spunto giusto, l’avevo già allenato due anni fa, quindi sapevo cosa aspettarmi da lui. E’ chiaro che anche lui debba migliorare, ma anche gli altri che sono entrati dalla panchina sono entrati con la mentalità che piace a me.
Qualche volta pecchiamo di presunzione, cercando di fare qualcosa di più, ma credo che strada e mentalità siano quelle giuste.
Avere il risultato di 3-0 già a fine primo tempo, credo che sia una cosa che ogni allenatore vorrebbe. Poi non sapevamo dove arrivare con il caldo che c’era oggi, alla fine non siamo riusciti a gestire il caldo, ma la prossima gara sarà in notturna quindi non avremo questo problema, anche se mi auguro che questo tempo continui perché è allenandosi con il caldo che si riesce ad acquisire poi autonomia.

Intanto quando non si prende gol è molto importante soprattutto in una squadra in cui fino a poco tempo fa aveva una casella con troppi gol subiti. Però questo non è merito di un solo reparto, ma merito del lavoro di tutta la squadra; un lavoro di sacrificio come è di sacrificio il lavoro di Mancosu dietro all’attaccante, o dei due esterni che non devono essere sempre alti, ma devono anche rientrare; ma se non hai questo equilibrio è chiaro che diventa difficile per una squadra fare dei risultati.
Se fai sacrifici dentro e fuori dal campo, è chiaro che la squadra va su tutti i campi e se la gioca, magari si trova una squadra forte davanti, ma almeno avremo giocatori che potranno dare contributi importanti.
Noi domattina ci alleneremo ancora, preparandoci questa settimana per la partita di venerdì sera, il lavoro non cambia ma è chiaro che ci saranno delle difficoltà, mi pare che Agyei sarà squalificato, dovremo valutare la condizione di Dicuonzo, ma sappiamo di avere tanti altri calciatori.
Mengoni ha avuto dei problemi perché martedì e mercoledì non si era allenato, ma è chiaro che non sia niente di anormale.

Intanto mi dispiace della scomparsa di Corrado Benedetti, perché abbiamo fatto insieme i corsi a Coverciano, una persona stupenda e umile che probabilmente non ha avuto dalla carriera quello che effettivamente meritava, anche perché nel calcio è difficile ricevere riconoscenza, e questo mi dispiace soprattutto per voi.
Non sapevo che stesse male, quindi il dispiacere è stato doppio, ma non credo che sia passato in secondo piano per il discorso di Imbriani, per quel che riguarda la partita di venerdì noi andremo lì a giocare la partita, riguardo a chi possa perdere di più a livello caratteriale o via dicendo questo mi interessa poco, noi andremo a Perugia cercando di fare quello che abbiamo fatto oggi, e quello che abbiamo fatto due settimane fa.