‘Benevento, che ci fai in serie A?’ De Laurentiis sembrerebbe pensarla così

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beneventoIn estate c’erano stati i contatti tra Benevento e Napoli per il possibile trasferimento di Leonardo Pavoletti dal Vesuvio all’ombra della Dormiente del Sannio, ma per questioni di ingaggio non si è avverato. Successivamente, anche prima del derby vinto 6-0 dal Napoli al San Paolo, i rapporti tra le due società erano distesi, considerando anche che il presidente Oreste Vigorito in gioventù era stato un assiduo tifoso azzurro.

Alla luce però di una recente intervista rilasciata dal presidente partenopeo Aurelio De Laurentiis a Radio 24, quest’ultimo sembrerebbe accodarsi alle dichiarazioni fatte un paio d’anni fa dal presidente della Lazio Claudio Lotito che affermava che non bisognava permettere a certe squadre con scarso bacino di utenza di arrivare alla serie A, lanciando quindi una frecciata al club giallorosso:

DIVARIO ECONOMICO – “C’è un divario tra il calcio europeo e quello italiano: nel 1986 le squadre in serie A erano 16, poi siamo arrivati a 20. Se fossero ancora 16 con un sola retrocessione, sarebbero tutti più felici e più competitivi. In Spagna la Liga prende dai diritti tv venduti all’estero 700 milioni, noi ci accontentiamo di 300/400. L’amministratore delegato di Infront, Luigi De Siervo, che dice di portare tanti soldi al calcio italiano, non dice la verità, ciò va bene per le piccole squadre ma non alle grandi che vorrebbero un calcio più competitivo.

benevento PICCOLE SQUADRE – Le offerte di Infront riescono quindi ad accontentare solo le piccole squadre che hanno paura di non arrivare a fine mese. Bisognerebbe quindi affiancare a De Siervo qualcuno delle grandi squadre per andare a fare trattative che non siano inferiori alle cifre offerte per il calcio spagnolo. Noi abbiamo squadre come Juventus, Napoli, Milan, Inter, Roma, Lazio, Fiorentina; è chiaro che se dobbiamo pagare lo scotto di squadre che giocano con i giocatori della serie B e quindi perdono 6-0, questo è un problema. L’ho affrontato varie volte con il presidente Tavecchio, ma lui ci sente e non ci sente perché deve mantenere la sua poltrona e dice ‘siete voi della serie A che dovete imporvi’. Ma scusa, tu che ci stai a fare? Sediamoci intorno ad un tavolo, anche con la Uefa, e scegliamo come rimodulare il calcio”.

Ricapitolando il tutto, per far sì che la serie A diventi un prodotto più appetibile e vendibile all’estero, con un innalzamento dei diritti televisivi, il presidente De Laurentiis auspica ad un ritorno alla serie A a 16 o 18 squadre, impedendo così a piccole realtà come quella del Benevento di approdare nella massima serie, facendo magre figure come quella subita nel 6-0 del derby col Napoli, disputato con “giocatori di serie B”.