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Reti: 38′ Cortellini (Ba), 90′ Eusepi (Bn).

Benevento (4-4-2): Pane; Pezzi (91′ Celjak), Lucioni, Scognamiglio, Som; Alfageme (58′ Mazzeo), Agyei (78′ Djiby), D’Agostino, Campagnacci; Eusepi, Marotta.
A disp.: Piscitelli, Padella, D’Angelo, Vallocchia.
All.: Brini.
Barletta (4-3-3): Liverani; Meola, Stendardo, Zammuto, Regno; Cortellini (65′ De Rose), Legras, Quadri; Venitucci (85′ Kiakis), Fall, Turchetta (68′  Danti).
A disp.: De Martino, Guarco, Branzani, Ingretolli.
All.: Sesia.
Arbitro: Sig. Alessandro Prontera della sezione AIA di Bologna.
Assistenti: Sigg. Giorgio Ceravolo della sezione AIA di Catanzaro e Filippo Bercigli della sezione AIA di Valdarno.
Angoli: 9-3 (Pt 4-2).
Ammoniti: 52′ Liverani (Ba), 68′ Marotta (Be), 68′ Stendardo (Ba), 83′ Danti (Ba), 97′ De Rose (Ba).
Espulso: 95′ Djiby (Bn).
Recupero: Pt 1′; St 4′ (poi aggiunti altri 3′ come recupero del recupero).
Spettatori: Totale 4.232 (di cui 2.462 paganti).
Seconda partita consecutiva casalinga per il Benevento, con diverso esito rispetto alla precedente gara vittoriosa col Melfi, con i giallorossi che segnano sì nei minuti finali del match, sempre con Umberto Eusepi (sempre più capocannoniere della squadra e dell’intero girone C), ma questa volta il gol è solo del pareggio. Incredibile coincidenza come la rete del vantaggio degli ospiti sia stata pressoché identica alla rete siglata dal Melfi la settimana scorsa: calcio di punizione dal limite, alla battuta il numero 3 avversario (Pinna sabato scorso, Cortellini questo sabato), palla che finisce all’incrocio alla sinistra del portiere Pane, anche questa volta completamente fermo e imbambolato dalla conclusione.
E’ proprio dalla rete del vantaggio pugliese che partiamo: unica conclusione degna di nota finita nello specchio della porta del Benevento, con un Pane che è stato quasi del tutto inoperoso a riguardo di parate decisive.
La squadra ospite si è presentata ben più rinunciataria di quanto ci si aspettasse, agendo il più delle volte di rimessa, e una volta passata in vantaggio con buona parte degli 11 in campo dietro la linea della palla con il possesso a favore del Benevento. In più mettiamoci anche un irritante ricorso a mezzucci vari come finti colpi in faccia, scenate da Oscar con infortuni e svenimenti che sembravano presupporre un abbandono preventivo del giocatore di turno dal match, e infine i consueti crampi per la troppa fatica.
Intendiamoci, anche il Benevento ha fatto suoi certi espedienti in diverse partite in trasferta, ma mai con una frequenza così alta in soli 90′ di gioco (o non gioco che dir si voglia).
Aggiungiamo inoltre le perdite di tempo sui rilanci da fondo campo del portiere, ammonito per questo motivo dal direttore di gara; cartellino giallo che una volta comminato, ha permesso all’estremo difensore avversario di poter continuare a fare i suoi comodi sulle successive battute da fondo, conscio che il fischietto emiliano difficilmente lo avrebbe ammonito nuovamente per un’altra perdita di tempo.
Ed è infine sulla terna arbitrale che ci soffermiamo, con ben 13 fuorigioco segnalati ai giocatori giallorossi, di cui almeno un terzo assolutamente inesistenti.
Ad un certo punto sembrava che nel primo tempo, il guardalinee stante nella metà campo del Barletta, provasse un ambiguo piacere ad alzare sistematicamente la bandierina sulle azioni offensive dei giallorossi.
Al di là di queste polemiche che lasciano il tempo che trovano, c’è da dire che quest’oggi il Benevento ha cercato di far suo il risultato attraverso un determinato tipo di gioco che sfruttava molto gli esterni, mentre nelle gare passate, anche interne, effettuava un tipo di gioco molto meno dispendioso, più sparagnino, concreto ed essenziale; raggiungendo spesso a fine primo tempo o inizio ripresa, un vantaggio che manteneva poi nel resto della gara difendendosi con ordine e sfruttando la stanchezza degli avversari.
Per quanto riguarda le azioni degne di nota (oltre all’azione del vantaggio ospite già descritta poc’anzi) le due squadre hanno eseguito una sequela di conclusioni dal limite e quasi tutte finite a lato o alte sulla traversa; l’azione del pareggio di Eusepi è arrivata invece da un cross finalmente decisivo, partito dalla fascia sinistra e dal piede di Campagnacci: l’attaccante giallorosso appostato sul secondo palo ha dovuto solo appoggiare in rete con un piatto destro che si è insaccato rasoterra alla destra di Liverani.
Il gol del pareggio è stata anche l’ultima occasione importante della gara, con i giocatori ospiti o stesso l’arbitro esageratamente fiscale che hanno prolungato il recupero dai 4′ concordati, ai 7′ con i quali si è concluso il match.
Il Benevento col pareggio odierno sale momentaneamente a +5 sulla Salernitana che giocherà domani pomeriggio in trasferta a Torre Annunziata contro il Savoia; entrambe le due squadre si affronteranno sabato 7 marzo ore 15 allo Stadio Arechi di Salerno per il big match del girone C (l’andata si concluse 0-0).