Benevento, spiega le ali per proseguire il tuo volo

108

Allargare il gioco. Potrebbe essere questa la chiave del successo del Benevento contro il Latina. La formazione di Vivarini ha infatti sofferto e non poco sulle corsie esterne nel derby perso contro il Frosinone. Una carenza evidenziata indipendentemente dal modulo adottato.

[soccer-action id=”3″]

Nel non entusiasmante primo tempo del “Matusa”, i pontini si sono schierati con il consueto 3-5-2. I due esterni, Scaglia a sinistra e Gilberto a destra, hanno però mostrato maggiori attitudini offensive a discapito di una fase di ripiegamento non interpretata alla perfezione. Garcia Tena, ad esempio, è stato spesso costretto a scivolare sull’out mancino per cercare di colmare le evidenti falle nell’assetto difensivo laziale. Le cose non sono certamente migliorate con il passaggio a un offensivo 4-4-2, come dimostrato dal secondo gol di Dionisi, sbucato alle spalle di Gilberto e capace così di tagliare fuori Brosco. I due esterni di centrocampo, in quel momento, erano lo stesso Scaglia e Acosty, meno dediti alla fase di copertura.

vivarini-tecnico-del-latinaVivarini potrebbe apportare delle modifiche al proprio scacchiere ma la sensazione è che il Benevento dovrà mettere le ali per riuscire a far risultato al “Francioni”. In quest’ottica non gioveranno certamente le assenze di Melara e Falco che obbligheranno Baroni a fare di necessità virtù.

L’uomo più pericolo è facilmente individuabile in Acosty, oggetto del desiderio estivo dello stesso Benevento. Il ghanese è stato il migliore contro il Frosinone, realizzando il gol della vana speranza e cercando di sopperire all’evanescenza di Paponi. Graviterà soprattutto dalle parti di Venuti e per il giovane giallorosso si tratterà di un altro test probante.

Benevento che dovrà prestare attenzione non solo alle ripartenze di Acosty – il rigore mancato per il fallo di mano di Gori grida ancora vendetta – ma anche alle palle inattive. Occhio soprattutto a Brosco, indubbiamente il miglior colpitore di testa nerazzurro come sottolineato dal gol realizzato e poi annullato nel derby. Sugli angoli a sfavore, viceversa, il Latina tende a riempire i propri sedici metri, lasciando spazi interessanti al limite dell’area che potrebbero essere sfruttati da Buzzegoli e compagni.

A metà campo, infine, la prima costruzione del gioco è affidata a De Vitis. Ai suoi fianchi contro i ciociari si sono mossi Mariga e D’Urso. Il giovane cresciuto nel vivaio della Roma ha fatto intravedere qualche buona giocata, a fronte però di un ritmo di gara non ancora adeguato a un campionato come quello di serie B. Una delle sorprese potrebbe invece essere Di Matteo, entrato nella ripresa sabato scorso e propiziatore dell’azione dalla quale è arrivato il gol di Acosty.

Fonte foto: http://www.legab.it/