Benevento 5: Il dg Antonio Collarile ha presentato le dimissioni

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ANTONIO-COLLARILE-CAPITANO

Queste le parole del Dg Antonio Collarile, dopo la gara contro la Marian: “Sono davvero amareggiato per quello che è successo perché non è possibile dover subire così tanti soprusi in un’unica partita e non è la prima volta che accade in questa stagione. Qualcosa di simile era infatti già successo contro lo Spartak San Nicola ed anche in quella circostanza uno dei due arbitri era lo stesso della gara di oggi contro la Marian. Quello che mi preme dire è che al PalaTedeschi ha perso prima di tutto lo sport e questo senza nulla togliere ai nostri avversari che non c’entrano assolutamente nulla con quello che è successo. Non ho timore di affermare che non mi riconosco in tale modo di agire, ragion per cui ho presentato le mie dimissioni al presidente Maio perché le cose che ho visto sul parquet mi hanno fatto davvero riflettere. E tutto questo lo dico con la consapevolezza che il Benevento 5 non ha certo disputato una partita perfetta mettendoci anche del suo nella sconfitta, ma è la gestione del match da parte dei due arbitri è stata sconcertante a partire dal cartellino giallo rifilato ad Aquino dopo appena quattro minuti di gioco per un normale contrasto in mezzo al campo. Senza poi parlare del tiro libero realizzato da Lanni e poi fatto ripetere dalla coppia arbitrale che ha asserito che alcuni nostri calcettisti si erano mossi in anticipo prima della conclusione, cosa che si è poi ripetuta anche sul secondo tentativo di Lanni (non fatto ribattere, ndr) che si è perso sopra la traversa. Nel secondo tempo, se vogliamo, le cose sono andate ancora peggio con l’assurda e provocatoria espulsione di Aquino avvenuta dopo un gol a nostro favore non visto dagli arbitri con la palla che aveva varcato la linea bianca, cosa ammessa a fine partita anche dai commissari di campo presenti alla gara, ed il rosso a Serino, quest’ultimo spedito in anticipo sotto la doccia per aver consegnato nella mani del portiere avversario un panno per asciugare l’acqua che lo stesso estremo difensore della Marian in maniera antisportiva aveva fatto cadere proprio nel bel mezzo della sua area di rigore. Facciamo grossi sacrifici in termini economici per fare calcio a 5 dando la possibilità a tanti ragazzi di non stare in strada e poi siamo costretti a subire un pomeriggio simile che fa cadere la braccia. Non vogliamo ovviamente nessun tipo di aiuto ma allo stesso tempo pretendiamo rispetto dalla classe arbitrale e dai designatori perché dopo quanto successo contro lo Spartak San Nicola abbiamo trovato sicuramente inopportuno ritrovarci lo stesso direttore di gara che ne aveva già combinate tante quel giorno. Io e gli altri dirigenti mettiamo da parte i nostri affetti per essere ogni fine settimana sui campi e non è ammissibile dover subire un trattamento simile perché non siamo certo dei delinquenti come vorrebbero farci apparire alcuni arbitri. Sento questa squadra come una mia creatura e per il suo bene mi faccio quindi da parte ma continuerò comunque a seguire le sorti del Benevento 5 da tifoso”.