Baroni: “Vogliamo tornare al successo in trasferta”. Per Vercelli in dubbio un attaccante

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mister-baroni-in-sala-stampaConferenza stampa infrasettimanale per Marco Baroni che si è diviso tra l’analisi dell’ultima sfida interna con il Latina e quella che verrà contro la Pro Vercelli. Questi i temi affrontati dal tecnico nella sala stampa di Paduli.

SITUAZIONE INFORTUNI – “Ieri Viola ha fatto dei test e non li ha completati, oggi ha lavorato bene. Ceravolo ha un problemino al polpaccio, Puscas sta facendo lavoro di recupero, su Eramo spero che entro 10 giorni/due settimane riusciamo ad averlo a disposizione; invece Buzzegoli ormai è a posto”.

ASCOLI – PRO VERCELLI – “L’Ascoli ieri sera ha ottimizzato al massimo quello che ha creato, ma la Pro Vercelli è una squadra rognosa, ha un campo difficile sul quale hanno perso SPAL e Frosinone, noi dobbiamo andare lì vogliosi per provare ad essere, anche fuori casa, non solo belli ma anche concreti. Questa è una nuova occasione, al di là di quello che è l’avversario. Sul sintetico di Vercelli, anche con la primavera della Juventus, ci ho giocato molte volte, devi capire che rimbalzo può avere la palla, è un campo piccolo”.

NUOVI RUOLI – “Cissé può giocare sia da esterno che da punta centrale, questo dipenderà dalla disponibilità di Ceravolo. Mi è piaciuto molto Pajac, ha qualità e col Latina ha messo palloni importanti in mezzo dalla sinistra; in quel ruolo ultimamente ho provato anche Matera, poi tutto dipenderà dalle condizioni generali dei ragazzi”.

AMBIZIONI – “Caratterialmente ho grandissime ambizioni, come la squadra e come tutti gli altri, solo che non mi piace sbandierare, preferisco i fatti. Noi vogliamo fare bene in questo campionato, dobbiamo continuare a fare queste prestazioni, col Latina non era facile: aveva perso il derby non meritandolo, aveva battuto il Verona, non aveva mai perso una volta andato in vantaggio, e subisce pochi gol”.

VITTORIA FUORI – “Stiamo cercando la vittoria fuori casa, ma dobbiamo cercarla sempre tramite la prestazione, e credo che prima o poi facendo così, arriverà, solo che non deve diventare un’ossessione. In casa abbiamo la capacità di ottimizzare al massimo gioco e risultato, dobbiamo porci anche l’obiettivo di iniziare a fare punti anche in trasferta”.

FILOSOFIA DI GIOCO – “A volte rischio di essere ripetitivo, ma questa squadra ha questa filosofia: non pensiamo a fare il gioco speculare a quello delle avversarie che affrontiamo di volta in volta. Dobbiamo rimanere su quello che abbiamo finora seminato, ovviamente migliorando sempre qualcosina, e noi su questo stiamo lavorando. Col Latina dovevamo chiuderla prima e cercare di non rischiare come poi fatto. Un pelino si può migliorare, ad una squadra che ha un’idea di base offensiva, non puoi dire a tutti di mettersi dietro a difendere il risultato”.

MODULO JUVE? – “Dite che Allegri con la sua Juve mi ha imitato? Io ho semplicemente detto ai ragazzi che per mantenere uno schieramento offensivo, bisogna soddisfare due condizioni. Ad esempio se hai i difensori nella tua metà campo e gli attaccanti nell’area di rigore avversaria, è matematico che prendi gol.  Noi cerchiamo di sostenere sempre il gioco offensivo perché so che mettendo un attaccante in più, potrebbe essere il giocatore che mi può fare vincere le partite. Noi negli allenamenti e lo potete vedere, facciamo poche fasi di non possesso. Sarebbe assurdo dire ai miei giocatori di abbassarci di venti metri dall’area di rigore avversaria”.

CULTURA DEL LAVORO – “Lavoriamo tanto sulla linea difensiva che sa come gestire certe situazioni. Per schierare un modulo così offensivo, difensivamente devi essere capace di restare corto. Solitamente le squadre che giocano con noi, sono quelli che tirano meno, significa che qualcosa riusciamo a fare. Tanto non riuscite a farmi crogiolare nel positivo, visto che per natura sono abituato a migliorare continuamente.  Sabato avete visto, ero in tribuna e mi volevo buttare di sotto nel campo: vedo Ciciretti che fa un colpo di tacco invece di tenere palla, o Chibsah che cerca di buttarsi continuamente in area di rigore; è in queste piccole cose che dobbiamo migliorare un pochettino”.