Baroni: “Abbiamo lottato e sofferto. Gori, un grande uomo”

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benevento-cittadella-1-0-35Marco Baroni non può che essere soddisfatto dopo il terzo successo di fila del suo Benevento: Queste le sue dichiarazioni nella sala stampa del Ciro Vigorito.

Atteggiamento – “Queste sono le partite in cui conta solo vincere. Era la squadra più difficile che ci potesse capitare dopo due vittorie, abbiamo giocato col piglio giusto, sapendo soffrire ed essendo sempre in grado di mettere pressione e paura. Detto questo, ci sono anche gli episodi che sono anche a favore, ma era importante l’atteggiamento e lo abbiamo avuto”

Avversari – “Non avevo dubbi sulla qualità degli avversari. Occorreva una gara di carattere e l’abbiamo fatta. Siamo stati bravi a leggere alcune situazioni, nel secondo tempo abbiamo sofferto un po’ troppo perché c’è stato un momento in cui abbiamo avuto un po’ meno densità in mezzo al campo. Ho cercato di mettere Buzzegoli sulle traiettorie e in questa maniera abbiamo tolto a loro un po’ di riferimenti. Sul gol c’è stata una giocata che avevamo preparato. E’ stato bravo anche Ceravolo a partire bene e segnare”.

Scelte – “Buzzegoli stamattina aveva un leggero fastidio, ma non ho fatto questa scelta per questa ragione. A volte prendo la palla al balzo perché ci sono dei ragazzi che stanno facendo benissimo come De Falco ed è stato giusto metterlo in campo. Anche Pezzi è cresciuto tantissimo. Ci vuole un lavoro attento, sto molto addosso a questi ragazzi perché questa categoria sa essere impietosa”.

Risultati – “Credo che le squadre che fanno bene nei campionati hanno una buona difesa. E la retroguardia non è composta solo dai 4 difensori, ma da tutta la squadra. Quando sono arrivato non pensavo di poter far coesistere Ceravolo, Falco e Ciciretti ma questo è possibile grazie al loro sacrificio. E’ chiaro che a volte non ottieni quanto meriteresti in zona gol. L’unica cosa che non può fare questa squadra è stare negli ultimi venti metri”.

Gori – “Ghigo non mi stupisce. basta vederlo quando si allena. Il suo grande contributo non lo ha dato tanto in queste due partite ma durante la settimana. Senza giocatori così non si fanno squadre che vincono. L’allenatore è un buon direttore d’orchestra, ma ci vogliono i musicisti. E lui ci mette l’anima”.

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...