Baroni, Ascoli è alle spalle. L’allenatore ha già l’arma vincente contro il Frosinone

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Sarà una rivincita in piena regola. E anche se in casi come questi il termine “rivincita” è qualcosa che stona con le dichiarazioni di circostanza dei diretti interessati, ci riesce difficile trovarne uno che si avvicini di più a ciò che sarà Benevento-Frosinone. La data dell’ultimo confronto la ricordano tutti, se non altro per vicende legate al calendario. Era il 24 dicembre, giorno della Vigilia di Natale. Al Matusa qualche episodio controverso riuscì a tenere a freno un’armata giallorossa ai limiti dell’infrangibilità, limitata dagli infortuni a gara in corso di De Falco e Ciciretti ma capace di rimontare lo svantaggio ben due volte sfiorando in più circostanze il sorpasso.

Era un altro Benevento, si dirà, ma non troppo distante nel carattere dagli ultimi due ammirati con Avellino e Ascoli. Al Del Duca  è stata una guerra di nervi. Due espulsioni, di cui una – quella comminata a Lopez – dopo soli tre minuti, non hanno scalfito l’animo battagliero di Lucioni e compagni, autori di una gara quasi perfetta nonostante le difficoltà del caso. Il “quasi” è un dettaglio, ma in questa fase della stagione i dettagli rischi di pagarli a caro prezzo. Camporese, Lopez e Chibsah salteranno infatti Frosinone per la pioggia di cartellini che ha caratterizzato la tempesta sul fondo marchigiano. Tegole pesanti per il Benevento che da tempo, senza girarci troppo intorno, ha gli uomini contati. Buzzegoli out, Ciciretti anche, Venuti in forse a causa del problema che lo ha costretto ad uscire. Ci mancavano solo le squalifiche, a peggiorare le cose.

Dalla sua però la Strega può avere l’arma in più, quella che Baroni ha svelato in maniera sibillina alle telecamere di Sky Sport. Quando Marchegiani ha sentenziato che la sfida col Frosinone sarà una finale in piena regola, l’allenatore del Benevento ha risposto a tono: “Ma la giochiamo in casa nostra”. Vuole l’effetto-Vigorito, quello che con l’Avellino è risultato determinante quanto i gol di Ceravolo e Falco per battere i lupi. “In questo momento dobbiamo recuperare le energie, ma ci siamo. Ci siamo di spirito e di voglia, e oggi lo abbiamo dimostrato. Prepareremo questa gara fondamentale cercando di evitare cali dannosi come quelli che qui ad Ascoli ci hanno fatto rimediare cartellini pesanti”.

Intanto nel quiz del campionato la risposta giallorossa è stata affermativa. Le si chiedeva di ripetere quanto dimostrato con l’Avellino, e di farlo su un campo caldo come può essere in questo momento quello di Ascoli, vista la salvezza in bilico. Indicazioni positive, a patto che la mazzata del pari in extremis non gravi più di tanto. Perché in fondo i play off sono sempre dietro l’angolo e tutto continua a dipendere dal Benevento. Battere il Frosinone non sarà semplice, ma se alla Strega è andata di traverso la vigilia di Natale, ora sarebbe anche arrivato il turno dei canarini. Non fa una piega.

 

IL TABELLINO DI ASCOLI-BENEVENTO 1-1

ASCOLI (4-4-2): Lanni; Mogos, Augustyn, Mengoni, Mignanelli; Orsolini, Addae, Giorgi (31’st Carpani), Cassata (15’st Bentivegna); Favilli (24’st Perez), Cacia. A  disposizone: Ragni, Bianchi, Cinaglia, Gatto, Almici, Slivka. All.: Alfredo Aglietti.

BENEVENTO (4-2-3-1): Cragno; Gyamfi, Camporese, Lucioni, Lopez; Chibsah, Viola; Venuti (15’st Pezzi) Falco (30’st Del Pinto), Eramo; Ceravolo. A disposizione: Gori, Pajac, Padella, De Falco, Puscas, Brignola, Matera. All.: Marco Baroni.

Reti: 26’pt Ceravolo (B), 47’st aut. Eramo (A)

Arbitro: Piccinini di Forlì.

Assistenti: Bresmes di Bergamo e Tardino di Milano

IV Ufficiale: Chindemi di Viterbo.

Ammoniti: Camporese (B), Favilli (A), Mignanelli (A), Augustyn (A), Ceravolo (B), Chisbah(B), Giorgi (A), Lanni (A), Lucioni (B)

Espulsioni: Lopez (B), Chibsah (B)

Stadio: “Del Duca” di Ascoli Piceno.

Classe '90, beneventano dentro e fuori dal campo. Pubblicista dal 2012, laureato in Scienze della Comunicazione. Dal 2009 al seguito dei colori giallorossi con un pc sottobraccio. La B un sogno realizzato, ma non c'è conquista più bella di quella che deve ancora arrivare...