Auteri e Gori, allo Zaccheria sempre padroni

L'allenatore e il portiere conquistarono la B con la Nocerina proprio sul campo del Foggia

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AUTERI (3)Nel calcio esistono pareggi che equivalgono a vittorie. E per il Benevento l’1-1 dello Zaccheria – anche alla luce dei risultati maturati sugli altri campi – è uno di quelli per cuore, aggressività e capacità di soffrire. Ci sono poi due giallorossi a cui gli astri sorridono particolarmente quando c’è da giocare un match sul terreno dei satanelli. Si tratta dell’allenatore Gaetano Auteri e del portiere Ghigo Gori, entrambi protagonisti indiscussi della sfida di sabato pomeriggio. L’allenatore, che è sempre prodigo di complimenti alla squadra e poco incline a farli a sé stesso, ha cambiato la partita nei venti minuti finali disorientando gli avversari con repentine variazioni tattiche e aumentando i carichi nel settore avanzato. Mosse che tra l’88’ e il 94′, al tramonto della partita, hanno rischiato di valere addirittura tre punti viste le occasioni capitate sui piedi di Campagnacci e Marotta al cospetto di un folle Narciso.

Se al tecnico vanno giustamente attribuiti i meriti di un pari d’oro, si può dire altrettanto del portiere giallorosso che intorno al 25′ è salito in cattedra con due grandi interventi stoppando prima Agnelli dal dischetto e poi Gigliotti sul corner successivo. Entrambi, sia l’estremo difensore che l’allenatore, non sono nuovi a soddisfazioni in quello stadio avendo legato allo Zaccheria il piacevole ricordo della promozione in B con la Nocerina. Il 23 aprile 2011 conquistarono la matematica certezza della cadetteria proprio sul terreno di gioco del Foggia con gol decisivo di Pomante al 52′. Di fronte c’era il Foggia di Zeman, al giorno d’oggi quello di De Zerbi, trainer che contro di loro negli ultimi due anni non ha mai vinto in campionato tra le mura amiche. (0-0 Foggia-Matera la scorsa stagione con Auteri in panchina e 1-1 Foggia-Salernitana con Gori in campo ndr.). Che sia di buon auspicio?

Francesco Carluccio