L’accusa di Paoletti: «Scuole Calcio improvvisate, scegliete solo il meglio»

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Di calcio ne mastica parecchio. Antonio Paoletti, oltre a essere dirigente del Comprensorio Miscano, trascorre gran parte del proprio tempo sui campi da gioco. Facile incontrarlo durante qualche partita o manifestazione giovanile, perchè propri ai più giovani dedica maggiori attenzioni. Una passione che lo ha portato a esternare un pensiero forte, rivolto non solo ai ragazzi ma anche ai genitori per cercare di porre un freno a situazioni incresciose.

torneo-giovanile-di-natale-al-meomartini-28-12-2016-106L’Italia è diventato il paese dei webmaster e degli istruttori di scuola calcio. La grave situazione economica del nostro Paese ha portato la disoccupazione giovanile quasi alle stelle e di fatto ha azzerato le politiche sociali. Così, tanti scansafatiche hanno iniziato ad improvvisarsi webmaster o istruttori (a volte non possedendo alcun titolo, altre volte addirittura violando veri e propri divieti). Se, con riferimento alla professione di webmaster, i danni che potenzialmente possono causare soggetti non qualificati risultano marginali (potendo al più consistere in qualche bufala o pagina mal caricata), quelli provocabili dagli istruttori di scuola calcio rischiano di assumere una portata di gran lunga maggiore: la salute e l’educazione dei bimbi sono temi estremamente seri, di cui non può occuparsi qualsiasi sprovveduto (è auspicabile avere almeno una persona in società laureata in scienze motorie)! Coloro che si spacciano per istruttori, ma che non possiedono le giuste competenze, non potranno mai proficuamente contribuire ad una sana ed equilibrata crescita dei bambini; tutt’altro: rischiano persino di ostacolarla, arrecando loro un enorme danno. CARI GENITORI, IL MIO INVITO È, QUINDI, DI DIFFIDARE DA QUELLE SOCIETÀ IN CUI PRESTINO SERVIZIO ISTRUTTORI NON MUNITI DI REGOLARE PATENTINO O CHE CONSENTANO A GIOCATORI DI ALTRE SOCIETÀ DI ALLENARE LE SQUADRE DEI VOSTRI FIGLI. Tali casi, infatti, costituiscono violazioni delle vigenti norme federali: e non è di certo educativo per i bambini trascorrere parte del proprio tempo in un contesto in cui non si mette in pratica, né, quindi, viene insegnato, il rispetto delle regole. In alcune società c’è del marcio, quando cari atleti under 25 alcuni mestierandi vi chiedono i soldi per il vostro trasferimento il mio invito è quello di dire a queste persone di trovarsi un mestiere serio nella vita!! Ragazzi voi siete la forza che può sconfiggere e finalmente far scomparire calcisticamente queste persone prima della firma chiedete l’art. 108 delle NOIF“.