Puscas: «Saluterò Camplone con affetto e lo batterò»

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FORMA – Ho finalmente superato tutti i miei problemi, sto molto bene, spero di poter giocare di più ma dipenderà da me, se mi allenerò bene avrò la mia opportunità. Sono stato fermo quasi due mesi e mezzo, ho perso molte partite e non me l’aspettavo di passare così tanto tempo fuori. Ora però dobbiamo pensare al futuro, mancano ancora tantissime gare e il mio momento arriverà presto.

AMBIENTE – Penso solo ad allenarmi bene, devo sempre farmi trovare pronto. Credo che siamo una squadra fortissima, con tante qualità e ognuno di noi dà sempre una mano al compagno. Se continuiamo su questa linea potremo fare molto bene. Mi sono trovato benissimo bene a Bari come ora mi trovo bene a Benevento. L’anno scorso entrammo nei play-off ma poi ne uscimmo, ero in una squadra fortissima e lo sono anche quest’anno. Entrambi gli ambienti mi hanno aiutato e mi stanno aiutando molto.

CAMPLONE – Sono contento di rivedere Camplone, non vedo l’ora di salutarlo, ma vorrei principalmente vincere contro il Cesena. Loro verranno sicuramente a fare la loro partita, non stavano andando tanto bene, quindi verranno in cerca di continuità, sarà una partita bella e soprattutto intensa.

PuscasNORD/SUD– Fortunatamente mi sono trovato in squadre che hanno sempre avuto tifosi calorosi. Non vedo l’ora, quando vado allo stadio, di entrare in campo e assistere allo spettacolo dei tifosi. Spero di continuare sempre su questa linea, cioè di giocare in squadre con questi ambienti.

PRIMA SQUADRA – Un giovane quando arriva nel grande calcio trova sempre difficoltà, è normale, il segreto di fare bene è allenarsi bene, perché poi quando entri in campo dimostri di essere forte. Sia in serie A che in B, se ti alleni bene avrai le tue opportunità in campo.

JAKIMOVSKI – Non solo con Jakimovski, ho un rapporto bellissimo anche con gli altri compagni, siamo un gruppo molto unito. Nel calcio ci sta che giochi qualche partita bene e qualche altra male. Con Jakimovski ci aiutiamo tra di noi, ma anche con tutti gli altri. Se possiamo ci diamo una mano.

CARRIERA – Io non ho timore di entrare in campo, penso sempre a fare bene, il timore lo lascio da parte. Venire a Benevento è stata la scelta giusta, non me ne pento affatto perché il mister mi ha voluto fortemente e lo ringrazio molto. E’ un allenatore capace, se fai il professionista e in campo non pensi alle “cazzate” può andare solo bene. Non bisogna nemmeno pensare al futuro, cioè che tra tre anni farò benissimo in quella squadra dove spero di andare, bisogna pensare solo al presente, di volta in volta.