Pinto: «Un successo merito di tutti, vincere è sempre bello»

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Si scrivono play off e si leggono Maurizio Pinto. Per il secondo anno di fila il tecnico beneventano si ritrova a festeggiare una promozione dalla Seconda alla Prima Categoria tramite gli spareggi. «Non c’è due senza tre», scherza lo stesso Pinto prima di iniziare a pensare al futuro, «vedremo il da farsi più avanti, parlandone con la società e con i ragazzi che hanno vinto questi play off. Dopo averli vinti lo scorso anno non ho disputato la Prima Categoria, mi farebbe piacere affrontarla se dovessero esserci i giusti presupposti».

Pinto MaurizioUn successo arrivato nel derby, nella partita più bella e sentita della stagione. «Prima delle due espulsioni stavamo giocando bene, poi abbiamo perso un po’ gli equilibri. Abbiamo rischiato sull’occasione di Verdicchio, è stato bravo Zollo a recuperare, e siamo stati bravi a trovare subito il vantaggio. Peccato non aver sfruttato un paio di ripartenze, siamo finiti spesso in fuorigioco e potevamo chiuderla prima. A fine primo tempo, invece, è arrivato il pari, purtroppo avevamo fuori Romano e ci siamo fatti trovare impreparati. A inizio ripresa l’Atletico ha giocato meglio, i loro infortuni e un calo fisico ci hanno permesso di venire fuori. Abbiamo segnato e sprecato la possibilità di chiuderla soprattutto con Biele. Nel complesso credo sia giusto il risultato finale».

Ogni vittoria che si rispetti ha la sua buona dose di dediche. «La dedico a tutti ma soprattutto a mia moglie la quale, per ovvie ragioni, mi sopporta soprattutto a casa», prosegue Pinto, «poi alla società, dal primo all’ultimo ma in particolare ad Antonio De Cristofaro. Come a San Nicola, è stato lui ad allestire la squadra, fungendo da direttore sportivo, preparatore e giocatore. Almeno la formazione la lasciava fare a me (ride). Scherzi a parte è l’anima della squadra e l’ha dimostrato in settimana, durante una cena ha preso la parola e ci ha fatto commuovere. Da parte nostra abbiamo fatto il massimo, vincere il campionato era impossibile perché il San Martino si è dimostrata una grande squadra».

Adesso non rimane che fare festa: «Festeggeranno loro, io purtroppo dovrò lavorare. Vorrà dire che recupererò nei prossimi giorni ma del resto sono abituato a vincere i play off a differenza loro (altra risata). Vincere è sempre bello, in qualsiasi posto».