Fasano: «Idee diverse con lo Sp. Accadia, aperto a varie soluzioni per il futuro»

172

La notizia è circolata ieri. Gaetano Fasano e lo Sporting Accadia non proseguiranno il matrimonio calcistico iniziato a metà dell’ultima stagione, con il tecnico arrivato in corso d’opera per sostituire Rivellini.

«Un’esperienza positiva, sono dell’avviso che da qualunque cosa si faccia nella vita si debbano sempre trarre gli aspetti migliori», ammette lo stesso allenatore, «quest’anno, sotto l’aspetto tecnico-tattico, penso di aver dato il 20%. Di più non si poteva fare per tante motivazioni, dal fatto di avere alle spalle una società nuova che deve ancora trovare la sua dimensione fino a quello di essere arrivato a stagione iniziata. Non è stato semplice ma credo di aver dato il massimo dal punto di vista psicologico. Abbiamo disputato un campionato straordinario, basti pensare che a Serino, contro una squadra in piena corsa salvezza, siamo andati a giocare in dieci contro undici e ci hanno pareggiato solo al 96’. Abbiamo stabilito un record, per sei gare di fila non abbiamo subito reti e fino all’infortunio di Mazzone avevamo la miglior difesa. Sistemare lo spogliatoio non è stato facile, vado via avendo arricchito il mio bagaglio di esperienze».

FasanoI tanti aspetti positivi non sono dunque bastati a convincere Fasano: «La decisione è maturata un mese e mezzo fa durante una cena con il presidente. Entrambi abbiamo avanzato le nostre idee e ci siamo resi conto di essere distanti. Vediamo il calcio in maniera differente. Lui ha in testa un progetto giovane, mentre io ho bisogno di avere una squadra tutta mia per proporre il calcio mostrato a Guardia. A dicembre ho fatto risparmiare qualcosa al presidente, credo me ne sarà grato. Avevo previsto il finale di stagione verificatosi, credevo solo che il Paolisi potesse giocare in casa lo spareggio decisivo. Ci tenevo a ringraziare tutti i ragazzi, mi hanno seguito e ci siamo divertiti. Abbiamo fatto poco ma bene, disputando un grande campionato. Sono tutti ragazzi di spessore e hanno sempre dato il massimo. Il mio grazie, inoltre, va alla società, il presidente è stato sempre puntuale negli impegni presi e questo gli fa onore, ci vorrebbero più persone come lui nel mondo del calcio. Gli auguro di riuscire a organizzare la società nel migliore dei modi per potersi togliere le soddisfazioni che merita».

Non resta, allora, che guardare avanti verso nuove esperienze. «Voglio proseguire nel mio percorso personale per provare a diventare un allenatore a tutti gli effetti», conclude Fasano, «non ho la presunzione di doverlo fare a tutti i costi, fortunatamente ho un lavoro e una famiglia, ma voglio almeno provarci. La consapevolezza di poter prendere una “botta” c’è, ma non voglio rimanere col rammarico di non averci almeno provato. Sono aperto a varie soluzioni, vedremo cosa succederà strada facendo».