Fabio Di Sauro: dalle emozioni per il Benevento al futuro con il Ponte

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Una sfida amichevole che racchiude passato, presente e futuro. Il pomeriggio magico di Fabio Di Sauro è a forti tinte giallorosse. Un passato da calciatore, indossando la maglia del Benevento, un presente e soprattutto un futuro alla guida del Ponte. Il mancino di Terracina ha prima festeggiato la salvezza dei suoi ragazzi e poi bissato gioendo per la storica promozione in B della Strega.

«Un giorno incontrai Melara, era dispiaciuto per non poter disputare le ultime gare, quelle più importanti», racconta un aneddoto lo stesso Di Sauro, «quando è arrivata la vittoria l’ho vissuta dalla tribuna e capivo perfettamente cosa stava provando in quel momento. Ci siamo ritrovati a distanza di pochi giorni e gli ho detto che tra dieci anni, quando sarà lui a guardare i compagni giocare, avvertirà le stesse emozioni. Avevo la pelle d’oca perché in quel momento sommi la gioia dello spettatore a quella del calciatore, non è facile e l’unica cosa che vorresti è essere in campo».

Di Sauro FabioIl presente, invece, vede Di Sauro alla guida del Ponte. Una storia ripresa nel corso dell’ultima stagione, dopo un periodo di “riposo forzato” dovuto a cause di forza maggiore. «Mi ero fermato lo scorso settembre per motivi lavorativi, ma il Ponte lo ritengo mio e di altre due o tre persone che fanno parte di questa società fin dai tempi della Seconda Categoria. Sono le stesse persone che mettono mano alla tasca e che fanno concretamente qualcosa per puro piacere. Io comunque ci sono sempre stato, avevo affidato la squadra a Gallo perché aveva espresso il desiderio di guidarla fin quando non sarei stato pronto a tornare».

Un ritorno coinciso con la seconda salvezza consecutiva. Il futuro del Ponte sarà ancora in Promozione, nonostante le ultime vicissitudini societarie. «Frangiosa ha le sue valide motivazioni, gli altri dirigenti hanno rinunciato alle cariche ma daranno ancora una mano sotto tutti i punti di vista. Saremo sempre gli stessi e partiremo con l’intento di salvarci all’ultima giornata. Per quanto riguarda i ragazzi sono tutti liberi e allo stesso tempo sono tutti riconfermati. Spetterà a loro decidere, io non tratterò nessuno».

L’unica certezza è allora rappresenta dalla presenza in panchina proprio di Di Sauro: «Da luglio inizieremo a cercare due elementi di qualità superiore che vogliano sposare il nostro progetto. Proveremo a portare a casa il risultato che ci siamo prefissati di raggiungere. Il mio sogno è quello di avere tutti ragazzi di Ponte, tipo Giulio Fusco, un calciatore di categorie ben superiori alla Promozione. Se non dovesse trovare delle soluzioni adatte mi farebbe piacere averlo con noi».